Allattamento al seno, si ma fino a quando? Uno studio dà una risposta.

Bimbo allattatoFino a che età è giusto allattare al seno? In realtà, non c’è un’unica risposta. E, addirittura, non c’è neanche un’unica tesi.

Infatti molti specialisti affermano che finché la mamma ha voglia di continuare ad allattare al seno e il figlio lo richiede si può continuare senza problemi.

Di contro, però, altri specialisti sostengono che allattare troppo a lungo i proprio bimbi, ovvero oltre i 24 mesi di vita, potrebbe comportare implicazioni sociali non del tutto positive, cioè il bimbo allattato al seno potrebbe avere uno sviluppo e una crescita differenti da quello allattato artificialmente.

Per vedere se quanto sostenuto corrispondesse a vero, in Grecia è stata monitorata la crescita fisica di circa 200 bambini (maschi e femmine) dal momento della loro nascita fino al compimento dei 3 anni. Sono stati presi in considerazione alcuni parametri importanti:

  • peso,
  • lunghezza (altezza),
  • circonferenza cranica.

Tutti i bambini sono stati allattati esclusivamente al seno per un periodo di 6 mesi o poco più.

Grazie ad un software ad hoc, è stato possibile confrontare i dati ottenuti da questo studio con gli standards dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il risultato è stato il seguente:

Peso (quasi triplicato):

  • Maschi: incremento del 192%,
  • Femmine: incremento del 190%.

Lunghezza (altezza):

  • Maschi: cresciuti del 48%,
  • Femmine: cresciute del 47%.

Circonferenza scatola cranica:

  • Maschi: aumento del 35%,
  • Femmine: aumento del 33%.

In entrambi i sessi la crescita maggiore si è avuta dal primo al secondo mese di vita.

In seguito a questa ricerca si è concluso che gli allattati al seno oltre l’età considerata idonea (due anni di vita) crescono normalmente. Per cui non è necessario interrompere questo rito che fa sentire vicini e un tutt’uno mamma e figli.

Questo studio, chiaramente, avvalora la tesi di quei pediatri che, insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità, sostengono che non c’è un momento giusto per smettere di allattare. Gli stessi, addirittura, ritengono che diversi siano i vantaggi dell’allattamento prolungato:

per la madre,  in quanto si riduce il rischio di tumori

  • al seno,
  • alla cervice uterina, e
  • alle ovaie

per il figlio, per il quale c’è, invece, un duplice vantaggio:

  • continua a ricevere, dalla mamma, anticorpi e sostanze nutritive,
  • si riduce il rischio di sovrappeso.

Va anche sfatato un mito, ovvero che chi viene allattato oltre tempo, da grande, diventi il classico “bamboccione”, sembra infatti che da ciò il bimbo abbia un vantaggio nello sviluppo emotivo, aumentando la sicurezza in se stesso e nelle relazioni con gli altri.

A questo punto la domanda sorge spontanea: quando bisogna smettere?

Tranquille unimamme, ogni bambino abbandonerà spontaneamente questa consuetudine, non sarà compito nostro, e noi, da quel momento capiremo che il cordone ombelicale virtuale che ci legava è stato tagliato del tutto.

E allora…buon latte a tutte!

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