Buondì Motta, lo spot delle polemiche: ecco cosa è successo davvero – VIDEO

In questi giorni sta imperversando in rete un dibattito davvero interessante, relativo ad uno spot del Buondì Motta, un prodotto del Gruppo Bauli, dedicato alla colazione. Al centro dei discorsi è l’interpretazione ironica che l’agenzia pubblicitaria ha dato della famiglia tradizionale: sicuramente il messaggio ha fatto centro, visto che ne parlano tutti e il video in questione ha quasi due milioni di visualizzazioni su Youtube, davvero un record. Cosa c’è di tanto scandaloso, però?

Buondì Motta, la famiglia tradizionale e ironia

Lo spot incomincia in una cornice che è decisamente solita per questo tipo di prodotti: bella casa, mamma felice, bambina pure. Ad un certo punto la figlia si avvicina al genitore che sta mettendo delle rose in un vaso e le dice: “Mamma mamma, vorrei una colazione leggera ma decisamente invitante, che possa coniugare la mia voglia di leggerezza e golosità!”. La madre risponde a 32 denti: “Non esiste una colazione così: possa un asteroide colpirmi!” E non è un modo di dire: l’asteroide colpisce veramente la mamma.

Apriti cielo. Molti utenti si sono scagliati contro questa modalità di comunicazione, interpretando forse in maniera un po’ troppo coinvolta quella che in fin dei conti è una pubblicità molto ben riuscita. In tanti dicono che non è stata una buona idea quella di uccidere la madre con l’asteroide e che i figli piccoli sono rimasti colpiti dalla presunta “violenza” che si cela dietro il messaggio della vendita di un prodotto alimentare.

Quando avete pensato allo spot non vi è venuto in mente che una bambina che ha perso tragicamente la madre potrebbe sentirsi male di fronte a queste immagini?” scrive qualcuno.

E ancora: “Buondí a tutti…adoro questa merenda ma questa pubblicità non mi è piaciuta affatto considerato il periodo che stiamo passando….far esplodere una mamma? Questo é un mio parere ovviamente”.

C’è invece chi ha apprezzato l’ironia dello spot, che sicuramente ha avuto il merito di far parlare tutti del Buondì Motta (e sicuramente di aumentarne le vendite): “Non comprerei il Buondì come non comprerei nessun’altra merendina industriale, ma voglio farvi i complimenti per questo spot coraggioso che finalmente ci porta (con decenni di ritardo) nell’era della pubblicità ironica e dissacrante“, tanto per citare un messaggio.

Lo spot è andato così bene che in questi giorni andrà in onda anche il seguito, con il papà che viene anche lui colpito dall’asteroide. L’azienda si difende sui social dicendo che gioca con l’irrealtà della situazione: “ci sono tanti tipi di ironia, qui giochiamo sull’irrealtà della situazione, mostrando cosa potrebbe accadere se si realizzasse davvero un modo di dire molto diffuso in Italia”. 

Anche Alessandro Orlandi, direttore creativo dell’agenzia Saatchi & Saatchi che ha curato con altri colleghi la campagna pubblicitaria del Buondì Motta, ha dichiarato al Corriere che tutti in azienda “Erano entusiasti: ci ha permesso di fare qualcosa di forte. A quel punto tutti ci siamo detti “ora vediamo come va””.

Personalmente credo che sia una pubblicità molto efficace, perché ha centrato due obbiettivi:

  • tutti parlano del prodotto
  • tutti ne parlano in generale

Il problema è che spesso negli spot la famiglia si vuole che venga rappresentata come sorridente e con adulti e bambini da copertina. Lo spot del Buondì è qualcosa di nuovo e dissacrante: ben venga. E ai bambini che guardano lo spot si può spiegare che è tutto finto e che è un trucco cinematografico molto ben riuscito, una magia, e che la mamma è viva e vegeta.

E voi unimamme cosa ne pensate? Tra l’altro se dovessimo condannare uno spot, tra l’altro chiaramente ironico, allora cosa dovremmo fare con tutti i film Disney in cui muore un genitore?

Intanto vi lasciamo con il post che parla della pubblicità “geniale” in cui è protagonista Checco Zalone. 

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