Un nodo del cordone ombelicale condiviso da una mamma

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Instagram/Mrsrmeldrum

Care unimamme, sappiamo come il parto possa essere il momento più incredibile che una donna possa vivere. Ma non è privo di ansie e di paure.

Una di queste è sicuramente quella che il cordone ombelicale possa avere un nodo, anche se non sempre questa situazione è pericolosa.

Ecco allora che la foto di una mamma e la sua storia possono essere di aiuto.

“Questo è un vero nodo”: mamma pubblica la foto del cordone ombelicale della figlia

Rebecca Meldrum è una mamma scozzese che ha pubblicato su Instagram la foto del nodo del cordone ombelicale della figlia.

Questa mamma, che ha già 2 figlie e un blog,  “Mrsmeldurn“, ha partorito la terza figlia 4 settimane prima del termine con parto cesareo, dopo un difficile travaglio indotto durato 24 ore.

Instagram/Mrsrmeldrum

Ecco come ha descritto lo scatto:

“Se vi fa schifo o state facendo colazione allora guardate altrove!

Questo nodo era nel cordone di Poppy, un “nodo vero” che apparentemente non è molto comune 1 ogni 2000 credo abbia detto l’ostetrica.

Ed è solo un’altra cosa da aggiungere alla sua storia, farà parte di un libro su gravidanza, travaglio e parto!

Così tante di voi sono passate attraverso questa cosa della neonatalità e sono sconvolta per quante persone hanno bambini nati prematuri o malati.

Prima di avere Poppy ho conosciuto amici che hanno avuto bambini che sono andati in Terapia Intensiva Neonatale e ho sempre pensato che fosse duro ma sai che sono nel posto giusto e quindi va bene…posso onestamente dire che non ho mai provato emozioni come quelle che ho vissuto in questi ultimi giorni e sono sicura che continueranno fino a quando saremo tutti a casa.

Ho pianto in un modo che non mi sono mai sentita fare prima, forte, brutto, e poiché la prima necessità del mio bambino era di stare con me, ho desiderato per ore fino alla fine di rimanere ancora incinta, sono andata ad ogni appuntamento in ospedale, ad ogni ecografia e incontro negli ultimi 6 mesi provando a immaginare come tutto ciò potesse finire diversamente e ho pianto con infinite ostetriche per il fatto di non sapere come mi sentivo, per la colpa, la paura, le inspiegabili emozioni.

Non penso che ci sia qualcosa che possa prepararti per non essere con il tuo bambino dopo il travaglio e il parto, ma oggi sento che ho girato angolo. Sono sicura che è merito del contatto pelle a pelle con Poppy ma mi sento più fiduciosa più pronta ad affrontare la Terapia Intensiva Neonatale e voglio essere coinvolta in ogni modo nella cura della mia bambina.

Grazie ancora a tutti voi che mi avete messaggiato. Ci sono ancora così tante storie da affrontare ma le cose che davvero aiutano di più sono quei consigli su cosa fare quando non posso tenerla in braccio, i diversi modi di interazione e di contatto con lei, i tipi di tocco per i prematuri e le domande da fare in neonatologia.

Grazie infinite a tutte!”

Un vero nodo ombelicale (la gelatina di Wharton che avvolge il cordone può infatti addensarsi e far sospettare un nodo, che in realtà non c’è) può formarsi in seguito ad alcuni movimenti fetali. Poiché il cordone ha il ruolo di trasportare ossigeno e nutrienti dalla placenta della mamma al bambino, in caso di nodo, se troppo stretto, tale flusso potrebbe diminuire comportando danni al bambino a livello cerebrale o peggio, morte prenatale. E’ molto raro però che ciò accada, perché se anche si è formato un nodo non è detto che sia stretto.

Molte mamme hanno commentato l’immagine condivisa da Rebecca, raccontando le loro storie.

E voi unimamme, ci siete passate? Che ne pensate delle parole di questa mamma?

Noi vi lasciamo con alcune cose da sapere sul cordone ombelicale intorno al collo.

 

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