Aumentano le separazioni perchè non si litiga: un decalogo per non “scoppiare”

Il decalogo per non scoppiare

  1. Litigate: fa bene all’amore. A condizione però che impariate a farlo bene.
  2. Ci amiamo così tanto che ci capiamo al volo“. Fosse vero… E’ meglio “dirsele“: la presunzione che possiate capirvi senza confrontarvi rovinerà la vostra vita di coppia.
  3. Imparate a gestire  bene la vostra  intimità perché amarsi non vuol dire soffocarsi! Essere intimi è bellissimo, ma non significa annullamento totale.
  4. Non sottovalutate il ruolo della vostra infanzia: andare insieme alla scoperta dei bambini che siete stati vi aiuterà a riconoscere quei “tasti dolenti” che oggi vi impediscono di litigare bene.
  5. Imparate a prendervi il tempo necessario a trasformare le emozioni in parole: la coppia e’ molto di più di quello che proviamo.
  6. State litigando, non tenendo un’arringa in un processo: non dimenticate che nei litigi di coppia non si tratta di vincere e il  colpevole non è mai uno solo.
  7. Non date consigli, specie se non richiesti. Nessuno ha davvero bisogno delle nostre indicazioni per essere felice. Le informazioni sono molto meglio: lasciano libero l’altro di scegliere il meglio  per se’.
  8. Concentratevi sul problema non sul carattere “impossibile” del vostro partner. Ascoltatevi davvero evitando continui commenti; prendete sul serio quello che vi dite ma non prendetelo alla lettera.
  9. Parlare non coincide con comunicare: quante volte ciò che diciamo manifesta chiusura invece che volontà di confronto! Fate vere domande, non quelle di cui conoscete già la risposta; chiedete il permesso; non date ordini ma fate proposte.
  10. Credeteci ancora: sulla vita di coppia bisogna anche avere il coraggio di scommettere, e di credere che insieme si può evolvere e dare il meglio di sé.

Uno dei punti più interessanti della disamina di Novara la spiega lui stesso nell’intervista rilasciata a Repubblica“Nel libro sviluppo la consapevolezza che la coppia porti con sé tutta la propria infanzia e che l’intimità costringa a fare i conti con tutte le ferite, i tasti dolenti e le carenze del passato quando eravamo bambini. È inutile lamentarsi che quando si litiga sembra di tornare a quei tempi, in un certo senso è proprio così. Propongo pertanto di affrontare questa situazione piuttosto che subirla: meglio raccontarsi la propria infanzia piuttosto che aspettare che si faccia viva colpendo il partner perché le aspettative infantili non hanno trovato un’adeguata soddisfazione nel rapporto di coppia. Anche gli eccessi emotivi che spesso e volentieri dilagano nell’intimità provengono esattamente da questo nostro passato”

La nostra infanzia si ripercuote  nell’intimità che è ciò che caratterizza un rapporto. E l’intimità ci rende più esposti in modo reciproco, proprio qui nascono le incomprensioni, legate a retaggi culturali diversi, diverse abitudini, diversi concetti di vita.

A tutto questo si aggiunge un momento storico pieno di cambiamenti epocali, storici e culturali, che hanno scisso il legame tra coppia e matrimonio. La società e sempre più strutturata in modo orizzontale ottenendo, così, margini di autoregolazione reciproca più elevati in ambito privato, e diventa sempre più difficile trovare una coppia che salvaguardi l’apparenza e si rassegni al disagio individuale.

E voi cari Unigenitori  non ve le  mandate a dire nel rapporto di coppia?

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