La moglie si suicida, un papà con un figlio di 5 mesi lancia un appello (FOTO)

Kim Chen è un uomo la cui vita è stata sconvolta da una terribile notizia: qualche mese fa sua moglie Florence è stata ritrovata annegata a poche centinaia di metri da casa, in British Columbia, Canada.

Kim è convinto che la moglie si sia tolta la vita a causa della depressione post partum di cui soffriva dopo la nascita del figlio Chen, che adesso ha 5 mesi.

Una malattia davvero molto diffusa, in Italia sia parla di percentuali che sfiorano il 16%, che però viene trascurata in primis dagli operatori sanitari che si occupano delle donne, dai ginecologi, alle ostetriche.

Un papà lancia un appello alle mamme dopo aver perso la moglie

E’ quello che è accaduto a Florence, che aveva avuto delle enormi difficoltà dopo la nascita soprattutto relative all’allattamento: questa cosa l’aveva fatta molto soffrire, facendola probabilmente ammalare. So bene come ci sente perché quando ti dipingono l’allattamento come la cosa più naturale del mondo e se tu non vuoi farlo o non te la senti ti dipingono come una madre ingrata.

Per questo Kim ha deciso di condividere su Facebook un commovente post dedicato alle neo mamme che stanno combattendo contro la DPP o le difficoltà dell’allattamento. Eccolo tradotto per voi:

2 mesi sono passati da quando i detectives e lo staff dell’assistenza alle vittime si sono presentati a casa nostra, con uno sguardo cupo sulle loro facce. Ho subito capito cosa stavano per dire ancor prima che entrassero dalla porta. Si, è stato come nelle numerose scene che si vedono in TV quando la polizia porta brutte notizie. Quell’espressione sulla loro faccia. Eccetto per il fatto che, pur se era surreale, non eravamo in TV. Questo sta accadendo a me. Questa è la vita reale. 

Questo deve essere ciò che provano i pazienti quando ascoltano la temuta diagnosi di “cancro”. Tutto ciò che  viene detto dopo la parola con la “C” diventa oscuro e nebuloso, soffocato dal suono nell’orecchio. Le fondamenta della mia vita erano state portate via, i piani del futuro non si realizzeranno. Tutto deve essere ricostruito. 

Sembra come se sia passato metà anno da quel giorno, ma in effetti sono passati solo 2 mesi. Ho vissuto in modalità sopravvivenza: vivendo un giorno alla volta, a volte un’ora alla volta – esattamente come molte persone mi hanno insegnato a fare. Vivere il momento è davvero l’unico modo per andare avanti a questo stadio. Man mano che lo shock iniziale e l’intorpidimento emotivo lentamente passano, sto avendo più flashback di ricordi dei nostri 6.5 anni di felicità, e per ora questi ricordi tendono ad alimentare il dolore e intenso desiderio. 

Ecco perché non ho riguardato le nostre foto e video nelle ultime 2 settimane. Ora capisco l’importanza di essere gentile e delicato con me stesso, senza sopraffarmi intenzionalmente. Il tempo verrà in cui mi sentirò più a mio agio nel rivedere e scrivere di me e Flo, e non vedo l’ora che arrivi quel giorno.

Il nostro bambino sta crescendo bene ed è ben curato, è al 90esimo percentile per altezza e peso, e sorride e ride molto! Sta iniziando a stare seduto e presto avanzerà.

Vorrei condividere un articolo di una giovane mamma che è trapassata all’inizio del 2016 per la Depressione Post-partum. La sua personalità sembra molto simile a quella di Flo in molti modi. 

A tutte le neo mamme che stanno sperimentando un umore depresso o ansia, per favore cercate aiuto e parlate dei vostri sentimenti. Non siete sole. Non siete delle cattive madri. Non sentitevi MAI cattive o in colpa se non riuscite a praticare l'”allattamento esclusivo”, anche se sentite la pressione di farlo per i poster dei reparti maternità, per le brochure dei corsi pre-parto e per gli insegnamenti dei corsi di allattamento. Apparentemente gli ospitali sono definiti “amici dei bambini” solo se promuovono l’allattamento esclusivo. Ancora mi ricordo che leggevo una dispensa al momento della dimissione di Flo dall’ospedale con la linea “il latte materno dovrebbe essere l’alimento esclusivo per il bambino per i primi sei mesi”, ricordo anche i manifesti nei reparti di maternità “Il Seno è il Meglio”. Sono d’accordo sui benefici del latte materno, ma c’è BISOGNO di capire che VA BENE se si integra con il latte artificiale e che il latte in formula è totalmente una valida opzione. Parlerò di questo maggiormente in futuro.

Grazie a tutti per le vostre preghiere e il vostro continuo supporto, per la vostra attenzione a questa condizione devastante. Non avete idea di quanto i vostri commenti significhino per me.” 

Ben detto: non si è meno madri se non si allatta al seno o se si ha un parto cesareo

L’importante è il rapporto con i propri figli, questo bisogna sempre ricordarlo. E se non state bene chiedere un supporto, solo così ne uscirete.

Altra cosa: accettate il rapporto di ambiguità con i vostri figli, non sentitevi in colpa. L’amore non è in discussione.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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