Gravidanza vegana, si può fare? Cosa dicono gli esperti

Donna incinta con frutta e verdura

Sta prendendo sempre più piede un cambio di alimentazione importante: se una volta i vegetariani erano una sparuta minoranza – per non parlare dei vegani – oggi sono sempre di più le persone che intendono alimentarsi senza proteine animali. Se la dieta è bilanciata e corretta non ci sono problemi, ma quando si è in gravidanza è possibile proseguire uno stile di vita vegetariano o vegano?

Gravidanza vegana: il parere medico 

I pareri sono abbastanza controversi: c’è chi dice che sia possibile, sia chi invece sostiene che un’alimentazione vegana in gravidanza possa determinare la carenza di Vitamina B12, fondamentale per lo sviluppo celebrale del cervello del feto prima e del bambino poi.

La Dottoressa Silvia Goggi, Medico Chirurgo e Nutrizionista, intervistata dal sito vegolosi.it sostiene che non solo sia una scelta assolutamente condivisibile, ma che  l’alimentazione vegana è quella che espone il feto a minori rischi, quali possono essere interferenti endocrini o gli inquinanti ambientali”.

Secondo il medico, infatti, per esempio il mercurio contenente dei pesci o la plastica usata per la conservazione degli alimenti possono essere degli interferenti endocrini, ovvero delle sostanze estranee all’organismo e che possono interferire con il sistema endocrino della mamma e di quello del feto.

Quali sono allora le raccomandazioni per una dieta vegana?

  • assumere acido folico almeno un mese prima indipendentemente dal regime immunitario
  • verificare i livelli di vitamina B12 della futura mamma (di solito la si assume con alimenti di origine animale)
  • verificare la vitamina D

Proprio il livello di vitamina B12 è al centro del dibattito perché il regime alimentare vegano può invece danneggiare. A dirlo è il Dottor Massimo Resti, Direttore della Pediatria Clinica all’Ospedale Meyer di Firenze e intervistato dalla trasmissione Piazza Pulita:Alcune diete sono fortemente carenziali, soprattutto la dieta vegana. Alcune sostanze sono totalmente assenti, per esempio la vitamina B12, che nella verdura non c’è. La vitamina B12 è la cosa fondamentale, soprattutto in un bambino che cresce, perché sta alla base dello sviluppo del sistema nervoso centrale”.

Soprattutto in una mamma vegana che non ha assunto in gravidanza la vitamina B12 il bambino nasce in forte carenza; il latte della mamma non glielo passa perché la mamma è in carenza e si arriva a delle situazioni drammatiche prosegue il medico. Per esempio i bambini possono andare incontro a epilessia e convulsioni.

La vitamina B12 – come dicevamo – non è presente in componenti vegetali e allora come fare ad assumerla? Attraverso gli integratori: meglio evitare i multivitaminici e prendere solo quelli con la vitamina B12 una volta al giorno.

Cosa può mangiare una mamma vegana?

  •  cereali, legumi, frutta secca e semi oleosi
  • verdura a foglia verde, frutta disidratata, frutta secca e semi oleaginosi
  • aggiungere ai cibi delle spezie ricche di ferro come il timo o il limone
  • aumentare – ma solo di 2-3 grammi al giorno – il fabbisogno di sale

Come vedete il tema è controverso. Se avete bisogno di informazioni potete consultare questo opuscolo o rivolgervi ad un professionista esperto. E voi unimamme cosa ne pensate?

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