Lo svezzamento, come abituare tuo figlio alle pappe

bambino pappa

Premesso che ho già parlato di svezzamento precedentemente, ma qui si tratta di raccontare la mia esperienza!

Ok, sto forse per dire un’eresia: ma la mia bambina ha quasi cinque mesi e stiamo avviandola al cibo solido. So che bisognerebbe darle il latte almeno fino ai sei mesi, ma visto che è sempre stata allattata al biberon, credo sia inutile rimandare la questione svezzamento. Anche perché Paola si dimostra interessata al cibo, apre la bocca quando vede qualcosa di bello e colorato (tipo una prugna) e tira fuori il suo linguino: non sa ancora deglutire, ma secondo me i tempi sono maturi.

La pediatra mi ha detto di procedere così: prima di tutto facciamo una sorta di preparazione alla pappa attraverso gli omogenizzati di frutta. Ora abbiamo cominciato con la pera: gliene do uno o due cucchiai tra una poppata e l’altra per vedere come reagisce. Devo dire che sembra gradire, anche se forse ciò ha comportato un po’ di stitichezza.

Quando mangerà tutto un vasetto, allora sarà pronta per il famoso brodo vegetale. Ecco a voi le indicazioni su come prepararlo:

  • Mettere in un litro d’acqua non salata una carota, una patata e un sedano (o due carote e due patate); fare bollire e poi filtrare il brodo.
  • Aggiungere al brodo uno/due cucchiai di crema di riso o di mais e tapioca (che sono meno allergizzanti) e un cucchiaino di olio extravergine d’olivo
  • Non aggiungere sale

Per merenda dare frutta grattugiata: mela o pera.

Si procede così per 15/20 giorni, per la pappa del pranzo. Poi si passa alla cena, aggiungendo di volta in volta una verdura e poi la carne bianca, sia in forma di liofilizzato sia in forma “vera”, ovvero cotta molto bene e poi passata al frullatore.

Non bisogna costringere il bambino a mangiare: magari non è ancora pronto. Il cibo è gioia e sperimentazione, non dovere. Se non ha voglia o sputa la pappa è solo perché sente dei sapori nuovi e possono non piacergli. Fategli sentire la consistenza di una verdura o di un frutto per abituarlo: vedrete che pian piano le cose miglioreranno.

Provare per credere! 🙂

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