Pidocchi, acari e ossiuri: come difendere i nostri bambini

pidocchiI bambini che vanno a scuola sono più inclini, rispetto ai loro simili che restano a casa, a prendersi le cosiddette malattie infettive. Prova ne è che i primi mesi di inserimento a scuola i nostri piccoli si ammalano di raffreddore, influenza e altri tipici disturbi trasmissibili, niente paura perché in questo modo si fanno gli anticorpi che li proteggeranno durante la crescita.

Pidocchi, acari e ossiuri: come comportarsi

Le malattie infettive più frequenti a scuola, come sostiene su Repubblica anche Susanna Esposito, presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), sono, oltre ai classici mali di stagione

  • la pediculosi,
  • la scabbia e
  • la parassitosi intestinale

per difendersi dalle quali la stessa presidente del SITIP consiglia alcuni utili accorgimenti. Leggiamo quali.

Malattie infettive, ecco come difendersi

PEDICULOSI

La pediculosi è, senz’altro, uno dei problemi che affligge i genitori dei bambini che frequentano la scuola. In Italia, per esempio, da una recente stima, si è scoperto che circa un milione e mezzo di ragazzi sotto i 18 anni di età sono colpiti da pediculosi, e quasi la metà di questi hanno meno di 6 anni. La pediculosi, per combattere la quale basterebbe un balsamo, è un’infestazione del cuoio capelluto (in particolare la zona dietro le orecchie e la nuca) causata dai pidocchi, piccoli parassiti che vivono sull’uomo e si nutrono di sangue. La vita media di un pidocchio sulla testa di una persona è di circa 1 mese.

In linea di massima provoca intenso prurito e lesioni da grattamento, ma può, anche, essere del tutto asintomatica. La pediculosi si trasmette esclusivamente per contatto diretto e prolungato tra testa e testa. Il periodo di incubazione dei pidocchi, caratterizzato dallo schiudersi delle lendini, ovvero le uova di questi parassiti, è di 6-10 giorni e il pidocchio raggiunge la sua maturità dopo gli 8-9 giorni di vita. Chiaramente il soggetto infetto da pediculosi è infettivo fino a quando ospita pidocchi o lendini.

Trattamento della pediculosi

  • Effettuare, periodicamente, un’accurata ispezione del cuoio capelluto, in special modo le zone dietro le orecchie e la nuca
  • Trattare i capelli con prodotti specifici a base di piretrina in mousse o permetrina in gel o creme, facilmente reperibili sul mercato, e lasciar agire per almeno 10 minuti. Risciacquare con acqua abbondante
  • Passare il pettinino a denti stretti per eliminare eventuali pidocchi e lendini
  • Controllare nuovamente il capo e togliere tutte le lendini rimaste, aiutandosi, nel caso, anche con pinzette per le sopracciglia
  • Ripetere il trattamento dopo 7-10 giorni
  • Disinfestare le lenzuola e gli abiti lavandoli con acqua calda
  • Lasciare arieggiare per almeno 48 ore peluche e cuscini

SCABBIA

La scabbia è un’infezione della pelle causata da un acaro, il Sarcoptes scabiei, che si introduce sotto la pelle del soggetto colpito, provocando un intenso prurito soprattutto in orario notturno. Si trasmette per contatto diretto tra cute infetta e cute. Nei bambini con età inferiore ai 2 anni la malattia si manifesta con l’eruzione di vesciche e interessa, soprattutto, la testa, il collo, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Nei bambini più grandi, invece, le zone più colpite sono quelle dito e dito (pieghe interdigitali), i polsi, i gomiti e le pieghe ascellari. La sua incubazione, in media, è di 4-6 settimane.

Trattamento della scabbia

  • Cercare di evitare il contatto con le lesioni o, comunque, con la cute irritata
  • Lavare accuratamente, con acqua calda, lenzuola e capi d’abbigliamento
  • Sottoporre il bambino a un trattamento specifico con una crema o lozione medicata per uccidere gli acari, applicandola su tutto il corpo e non solo sulla zona interessata dall’eruzione
  • Lavare il soggetto affetto da scabbia solo dopo 8-12 ore dal trattamento
  • Ripetere il trattamento dopo una settimana
  • Il soggetto rimane contagioso fino alla completa distruzione degli acari e delle sue uova

PARASSITOSI INTESTINALI

Questa infezione fa paura solo a sentirla nominare ma, in realtà, è un’infezione che interessa molti bambini che vanno a scuola. Una delle parassitosi intestinali più frequenti è quella causata dagli ossiuri, i cosiddetti vermi dei bambini, che possono trovarsi su biancheria da letto, vestiti, asciugamani, bicchieri, cibo, utensili vari e giocattoli e che possono essere ingeriti. Le larve, una volta ingerite, si schiudono nel primo tratto dell’intestino tenue e man mano che crescono discendono il tubo digerente fino all’intestino crasso dove rimangono per circa 7-8 settimane per poi giungere al retto. L’infezione può essere del tutto asintomatica o può provocare intenso prurito nella zona anale.

Trattamento parassitosi

  • Somministrare un farmaco vermifugo specifico per eliminare l’infezione, estendo il trattamento a tutti i componenti della famiglia
  • Cospargere la zona anale con unguenti e pomate lenitive e antibatteriche
  • Ripetere la profilassi dopo 2 settimane
  • Pulire in modo approfondito i sanitari utilizzando candeggina
  • Lavare con acqua calda pigiami, lenzuola, asciugamani, mutande e vestiti

Suggerimenti utili

Tutte le epidemie possono essere debellate se si rispettano alcune basilari regole igieniche, eccole:

  • lavare spesso le mani con disinfettanti anti-batterici
  • non condividere salviette e asciugamani
  • sciacquare sotto l’acqua corrente lo spazzolino da denti dopo averlo utilizzato
  • non condividere la biancheria intima, scarpe e cappelli
  • detergere con disinfettanti gli ambienti di gioco
  • sciacquare sempre con il detersivo le stoviglie.

E voi unimamme come vi comportate in merito a queste malattie? Reagite con calma o, come me, vi fate prendere dall’ansia?

Noi vi lasciamo con qualche indicazione sulle malattie esantematiche come la varicella.

 

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