Diventata mamma vorrebbe evitare di lavorare full time, ma il marito si oppone

maternità e lavoro

Quando si parla di mamme e lavoro è sempre un tema spinoso: spesso sono le madri a doversi sacrificare per la cura dei figli, tanto da dover perdere o lasciare il posto per poter stare assieme al nuovo nato.

Ma quando una mamma – pur avendo un impiego ben pagato – non vuole tornarci o comunque vorrebbe ridurre l’orario, cosa accade? 

E’ il caso di una neomamma che si è sfogata in rete con altre mamme per sapere come la pensavano di ciò che le aveva detto suo marito.

Mamme e lavoro: se lei non vuole tornare al lavoro è giusto o sbagliato?

La donna – che ha preferito restare anonima – ha raccontato  su Mumsnet ciò che ha provato dopo la nascita di suo figlio:

“Non ho mai pianificato di essere una mamma casalinga, ma non ho mai parlato di un mio desiderio tornare al lavoro a tempo pieno dopo la nascita del bambino. In linea di principio non sono molto d’accordo che mio figlio andasse al nido prima che abbia almeno anno ma stavo desiderando di rientrare 2-3 giorni a settimana per salvare il mio lavoro (ho il sentore che mi rimpiazzino e se torno dopo 12 mesi non sono obbligati a darmi la stessa posizione che occupavo prima, cosa che invece è garantita se torno entro 9 mesi). 

Inoltre, a seguito della recente (e potente) promozione di mio marito adesso lui guadagna 55 mila sterline (65mila euro all’anno ndr) e abbiamo dei risparmi (per i quali ho largamente contribuito visto che prima guadagnavo più di lui) così non siamo davvero disperati per un’entrata extra.  

Così, immaginate la mia sorpresa quando stavamo cercando dei nidi e lui ha chiesto il costo per tutta la giornata. Gli ho detto che stavo pensando di cercali part time e lui ha accettato ma potrei dire che era…non lo so, deluso? 

E’ ragionevole che io sia arrabbiata per questo? Considerando i costi dei nidi non è che porterei a casa chissà quanto, qualsiasi opzione io scelga. Non so nemmeno perché io sia così triste, forse perché mi sento meno donna e più come la sua coinquilina? Sto così perché sua madre non ha mai lavorato dopo la nascita dei figli e anche perché in passato lui ha avuto una ragazza che ha scelto di non lavorare (non per i figli o qualcosa d’altro) e da quanto ho capito a lui stava bene mantenerla. 

Abbiamo avuto alcuni giorni fa la notizia che la moglie di un suo amico è incinta e mio marito ha cominciato a dare consigli finanziari inclusi i costi esorbitanti per il nido  e il suo amico gli ha dettoNon sono preoccupato, abbiamo dei risparmi e sarei felice se lei vorrà stare a casa col bambino“. Quello è ciò che sarebbe stato perfetto per me – quanto è bello sapere che lui non aveva aspettative sul fatto che sua moglie dovesse costantemente dividersi tra casa e lavoro“.

Le reazioni della rete non si sono fatte attendere: c’è chi ha detto che è “deprimente che tornare al lavoro la faccia sentire meno donna”, chi invece ha consigliato che avrebbero dovuto  “discutere prima sui costi dell’infanzia”, chi ancora “dovresti tornare a lavorare part time per sostenere la tua famiglia”.

Molte mamme però hanno semplicemente consigliato di parlare apertamente con il marito e dire ciò che ha provato, e capire meglio la sua opposizione.

Alla domanda diretta di una mamma se ci fossero altri motivi, questa mamma ha aggiunto che una volta ha detto al marito che una volta tornata al lavoro, dopo i 9 mesi del figlio, anche lui a quel punto avrebbe dovuto occuparsi del bambino, cosa che al momento non fa. E che nonostante la sua dedizione, si sente come se non fosse apprezzata.

E voi unimamme che ne pensate? Non potrebbe essere semplicemente l’ennesimo caso di incomprensione dovuta alla mancanza di comunicazione e alla stanchezza di una mamma che si occupa a tempo pieno del figlio? Voi che ne pensate?

Vi lasciamo con ciò che ha spiegato una mamma che ha lavora da casa: ha due gemelli.

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