Una mamma vuole far pagare chi non è venuto alla festa della figlia

Prima del 16esimo compleanno della figlia, una mamma e la sua prole adolescente hanno fatto un patto. La ragazza avrebbe avuto un party speciale, ma il budget per realizzarlo sarebbe stato ristretto, quindi avrebbe dovuto sacrificare altri desideri per avere la festa di compleanno che desiderava.

La ragazzina ha inizialmente detto di sì e le due hanno pianificato di invitare 10 amici a giocare a paintball (quel gioco dove ci si veste con la tuta mimetica e si sparano proiettili di vernice) per il compleanno. Peccato però che le sue amiche si siano tirate indietro la sera prima della festa e la mamma abbia dovuto pagare il deposito. Comprensibilmente, la donna si è molto arrabbiata con gli altri genitori non soltanto per la poca importanza che danno al denaro e alla parola data, ma anche perché a nessuno è importato aver fatto rimanere male sua figlia.

Mamma vuole chiedere un risarcimento per festa annullata

La mamma ha condiviso la sua storia sul social network Mumsnet chiedendo alle altre mamme se sia ragionevole chiedere un risarcimento ai genitori delle ragazze che hanno risposto all’invito e che poi hanno dato buca.

Mia figlia ha 16 anni. La festa è domani…la prima dopo 5 anni. Ho sempre desiderato  fare un’attività divertente e inusuale per il suo “gruppo di amiche”. Gli inviti sono stati spediti a luglio prima che la scuola finisse. Ho ricordato gli inviti ad agosto su Instagram prima della scadenza del deposito e per ordinare e pagare il cibo. Ho dato le indicazioni per arrivare e avvertenze con dei fogli per ricordarsi della festa all’inizio della settimana.
OGGI tre ragazze hanno detto a mia figlia che non verranno. 2 sono ancora in forse. Sono meno di 12 persone (compresa mia figlia). L’attività è per almeno 10.
Da quando le persone sono diventate così insensibili e senza alcun tipo di pentimento per la perdita dei soldi??”

La mamma ha spiegato che non soltanto non è stato semplice trovare almeno 10 persone per la festa, ma che il denaro non è restituibile. Molte di quelle che hanno cancellato l’invito hanno detto che i loro genitori non li possono accompagnare in macchina. Ma la mamma ha paura che questo possa essere il segno di un grosso problema della amiche di sua figlia.

Penso sia una maniera molto discutibile il modo in cui dimostrano la loro amicizia verso di lei. Mia figlia è sempre disponibile quando le persone la cercano e la gettano via come uno straccio quando non ne hanno bisogno” – ha commentato – “Sospetto invece che volesse un’attività che fosse “esotica” e interessante per provare a vedere se quelle persone sarebbero venute”.

La cosa più sconcertante, in realtà, è che il giorno del compleanno di sua figlia molte sue “amiche” hanno disdetto l’invito perché avevano degli altri piani da fare assieme: secondo la mamma, infatti, le ragazze stanno progettando un campeggio: “allora i genitori possono accompagnarle nonostante la distanza!”. 

Il discorso però è un altro: molti sostengono che la signora oltrepasserebbe il segno se si mettesse a contattare i genitori delle amiche che non hanno confermato l’invito, un po’ come se violasse la privacy di sua figlia.

Qualcuno scrive: “Tua figlia vuole che contatti i genitori delle sue amiche? Se è così, penso che potresti chiamarli. Forse non hanno capito che hai pagato e che avevi bisogno di partecipanti e quando le loro figlie hanno detto che non potevano venire l’hanno vista solo come un’opportunità per non dover guidare, non hanno pensato a cosa volesse dire per te e per tua figlia”.

Altri dicono di starne proprio fuori, nonostante questo possa sembrare molto crudele: “Sono state molto sconsiderate. Posso comprendere quanto ti tenti dire qualcosa, ma penso che tu debba lasciare risolvere loro la cosa, visto che hanno 16 anni (a meno che tua figlia non voglia che tu sia coinvolta)”.

Non si sa come la storia sia andata a finire, ma voi unimamme come vi sareste comportate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di come organizzare la festa di compleanno perfetta. 

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