Nasce la Fertility Room: se ci concepisci un bambino meriti un buono!

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Una proposta davvero singolare quella della “Fertility Room” pensata da Tavolo Assist Turismo, un’associazione di operatori privati che si occupano del turismo di Assisi. Si tratta infatti del diritto ad avere il rimborso del costo di una notte in hotel se le coppie che avranno alloggiato in una delle strutture certificate dimostreranno di aver avuto un bambino spedendo il suo certificato di nascita. Ovviamente per il rimborso bisognerà attendere che il bambino sia nato e probabilmente che sia stato concepito proprio nella struttura alberghiera.

Fertility Room: un’incentivo alle nascite o trovata pubblicitaria?

C’è da chiedersi quanto questa iniziativa sia davvero un modo per aumentare il numero di nati – visto che l‘Italia è un Paese a crescita zero – o se semplicemente si tratta di un modo per aiutare Assisi e l’Umbria tutta che è stata colpita dal terremoto di agosto e di fine ottobre.

La Fertility Room avrà una validità fino al 31 marzo 2017 e ogni operatore turistico potrà arricchire l’offerta rendendola il più personale e interessante per i propri ospiti. “I gestori delle varie strutture sceglieranno se rimborsare la notte o se regalare un nuovo soggiorno, questo sarebbe ancora più utile per far conoscere Assisi e il suo territorio”, ha detto a Repubblica Raffaella Covino dell’agriturismo Villamena, una delle strutture che aderiscono all’iniziativa.

Una decina finora le strutture che hanno aderito al progetto; secondo gli ideatori dell’iniziativa: “Fertility Room nasce nella piena consapevolezza che far nascere un figlio è un gesto d’amore profondo che andrebbe sempre più incoraggiato nonostante le mille difficoltà che la vita riserva”. 

L’elenco delle strutture che prendono parte al progetto si trovano sul sito www.fertilityroom.it; qui potrete trovare  anche punti di accoglienza religiosi, perché sempre secondo Tavolo Assist Turismo: “Non importa se a soggiornare saranno coppie sposate con rito civile o solo conviventi, la nascita di una nuova vita va oltre questo tipo di problemi”.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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