“Quanto beve tuo figlio?”: i rischi della scarsa idratazione nei bambini

quanta acqua deve bere un bambinoCare unimamme, quando parliamo di salute e benessere dei figli in un’ottica preventiva, il primo argomento che ci viene in mente è l’alimentazione. Ed è giusto, perché è scientificamente dimostrato che vale il detto “siamo quello che mangiamo“!

Ma avete mai fatto attenzione alle piramidi alimentari sulle quali si basano le diverse diete e i regimi consigliati dagli esperti? In ogni piramide alimentare alla base, come nutriente essenziale, figura l’acqua. 

Sembra banale o scontato, ma così non è, e concorderete con noi dopo aver letto le informazioni che abbiamo appreso.

I bambini bevono poco e i genitori italiani non lo sanno

La prima motivazione per cui l’acqua è fondamentale per noi e per i nostri figli, è che il corpo umano è costituito principalmente da questo elemento. Partendo da quando si è ancora in pancia si ha infatti che l’acqua rappresenta:

  • l’85% del feto
  • il 70% dei neonati
  • circa il 60-55% degli adulti
  • il 50% degli anziani

Ma cosa significa “essere fatti di acqua“? Significa che il nostro corpo, a partire dalle cellule, è composto d’acqua: basti dire che il cervello è l’organo che ne possiede più di tutti, circa l’85%. E per questo motivo l’acqua è fondamentale soprattutto per i bambini in età scolare: una carenza di idratazione infatti ha effetti su concentrazione e può portare a mal di testa, un effetto collaterale poco noto ai più.

convegno bere bene per crescere beneDa una  ricerca presentata in occasione del Convegno “Bere bene per crescere bene” a cui siamo state invitate, promosso da FEMTEC (Federazione Mondiale del Termalismo e della Climatoterapia) e dalla SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), in collaborazione con il gruppo Sanpellegrino, è emerso un dato allarmante, ossia che i genitori italiani sono poco attenti all’idratazione dei figli e ciò è dovuto principalmente ad una scarsa informazione sul tema:

  • solo 1 genitore su 2 si informa se il figlio ha bevuto a sufficienza
  • 1 genitore su 3 non è consapevole del corretto fabbisogno idrico dei figli
  • ben 4 genitori su 5 dichiarano che i figli bevono quando hanno sete (il che non è buono!)
  • solo 1 genitore su 2 considera l’idratazione importante per la salute.

L’indagine, commissionata dal Gruppo Sanpellegrino a GFK, ha indagato il consumo di acqua e le conoscenze in fatto di fabbisogno idrico soprattutto in relazione ai bambini di età compresa tra 0 e 14 anni.

convegno bere beneParlando dei benefici di una corretta idratazione, pochi genitori sanno che oltre a quelli più conosciuti, legati al benessere intestinale, alla depurazione, al metabolismo, e alla pelle, molto importanti sono anche i benefici per:

  • il sistema cardio-vascolare
  • la concentrazione
  • la cefalea.

Due dati fanno riflettere sulla nostra scarsa consapevolezza:

  • la maggioranza dei bambini (il 58%) beve meno di un litro di acqua al giorno
  • solo il 37% dei genitori è cosciente che lo stimolo della sete è in realtà un segnale di insufficiente idratazione, i bambini infatti devono bere prima di avere sete perché, in caso contrario, lo “stress idrico” è già iniziato.

Come capire allora se un bambino ha bevuto a sufficienza?

Fondamentale è il “test della pipì“:

  • se il colore della pipì è scuro significa infatti che il bambino ha bevuto poco
  • se il colore è chiaro vuol dire che ha bevuto a sufficienza

Altri campanelli di allarme sono:

  • il bambino suda di meno
  • il bambino presenta dei crampi
  • il bambino soffre di mal di testa.

Come educare i figli e convincere i più piccoli a bere di più?

bere acqua con la cannucciaFondamentale è sicuramente l’esempio: noi genitori per primi dobbiamo bere e mostrare ai nostri figli che è una cosa piacevole.

Alcuni trucchi consigliati dagli esperti sono quelli di invogliare i piccolini a bere utilizzando bicchieri colorati, cannucce, borracce.

Inoltre è importante insegnare ai nostri figli che le altre bibite, dai sof drink, ai succhi di frutta, piuttosto che alle bibite gassate, non solo non soddisfano il fabbisogno idrico, ma potrebbero addirittura aumentarlo. Solo l’acqua ha la capacità di dissetare il nostro organismo.

Ma quanta acqua è necessario bere?

Il fabbisogno idrico varia al variare dell’età, ed è il seguente:

  • da 0 a 6 mesi la quantità consigliata è di circa 0,7 l al giorno
  • dai 7 ai 12 mesi il fabbisogno sale a 0,8 l al giorno
  • dai 4 agli 8 anni il consumo totale deve essere in media di 1,7 l al giorno
  • dai 9 anni ai 13 anni occorre poi distinguere tra maschi e femmine: 1,8 litri al giorno per i maschi e 1,6 litri per le femmine
  • dai 14 ai 18 anni vale la stessa classificazione: 2,6 l al giorno per i maschi e 1,8 litri per le ragazze.

Se poi si pratica dello sport, occorre bere prima, durante e dopo l’attività fisica.

Un ulteriore dato che preoccupa è che i giovani tendono a bere meno con l’aumentare dell’età, e quindi si assiste ad un incremento del deficit di idratazione durante l’adolescenza. Ciò comporta tra l’altro un maggiore rischio di sviluppare obesità perché, secondo quanto dimostrato da recenti ricerche, esiste una correlazione tra massa corporea e consumo di acqua.

Parlando di qualità delle acque, gli  esperti consigliano di controllare principalmente 2 elementi:

  • il residuo fisso che deve essere < di 500mg/l se l’acqua è destinata alla prima infanzia, altrimenti comunque è consigliabile che sia < ai 1000mg/l
  • la quantità di nitrato che deve essere < di 10mg/l

E quando i bambini stanno a scuola?

Poiché i nostri figli passano la maggior parte del tempo a scuola, oltre alle famiglie, sarebbe importante che anche gli insegnanti fossero a conoscenza dell’importanza di una corretta idratazione per la crescita e lo sviluppo dei bambini. A tale scopo il gruppo Sanpellegrino ha sviluppato, con la supervisione scientifica di Nutrition Foundation of Italy e col supporto della SIPPS, un progetto educativo, Hydration@school, rivolto ai bambini delle scuole elementari. che ad oggi è stato utilizzato in 5800 classi italiane. 

Il progetto consta di un sito web, www.hydratationschool.it, dove gli insegnanti possono scaricare e stampare gratuitamente materiali didattici da usare in classe, e dove possono essere svolte attività, giochi e visionati video educativi.

Il progetto è studiato per le diverse classi della scuola primaria:

  • un percorso è dedicato alle classi prima e seconda, “Siamo fatti d’Acqua
  • un altro è specifico per le classi terza, quarta e quinta, “Corretta Idratazione

Oltre al materiale del sito, il gruppo Sanpellegrino fornisce, a chi ne fa richiesta sul sito o telefonicamente, un kit didattico comprensivo di:

  • una Mini-guida per l’insegnante su come impostare la lezione
  • 22 HydroQuaderni per gli alunni e le famiglie
  • un Poster infografico didattico da attaccare in classe.

Insomamma unimamme, davvero un bel progetto!

E voi eravate al corrente di tutte queste informazioni? Siete d’accordo con noi che serve aumentare e diffondere la cultura sull’importanza dell’idratazione? Controllerete che i anche i vostri figli bevino i famosi 8 bicchieri di acqua al giorno?

 

Post realizzato con la collaborazione del Gruppo Sanpellegrino

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