Il ruolo dello specialista ostetrico. Gli esami preconcezionali

Donna e specialista ostetrico a colloquio

La gravidanza è un evento fisiologico, naturale, ma diversi sono i fattori che possono intervenire a cambiare il giusto andamento delle cose e provocare delle situazioni irregolari, trasformando così l’evento in patologico.

Se ciò dovesse accadere, non lasciamoci prendere dall’ansia che qualcosa di “brutto”debba accadere, infatti, anche se difficile, la donna deve cercare di mantenere l’autocontrollo. È opportuno che la  futura mamma inizi a seguire al meglio le indicazioni medichesenza prendere decisioni in maniera autonoma, affidandosi al personale ostetrico che la struttura ospedaliera, sia pubblica, che privata, offre.

Compito dello specialista ostetrico è sorvegliare il decorso della gravidanza, ovvero il regolare svolgimento della crescita del fetoperché si mantenga sempre nell’ambito della normalità, mentre è dovere della donna gravitica seguire attentamente le istruzioni ricevute dal proprio specialista (ginecologo, ostetrica), presentandosi puntualmente ai controlli stabiliti e effettuando  i vari esami alle scadenze previste.

Sarebbe opportuno, anche se non sempre è possibile, che la prima gravidanza fosse preceduta dalla pratica degli esami preconcezionali. Si tratta di indagini ematiche (effettuate attraverso le analisi del sangue) che interessano entrambi i futuri genitori, effettuabili presso una struttura pubblica quale un Consultorio, e che sono volte ad escludere malattie ereditarie o infezioni nascoste che possono nuocere al nascituro.

La conoscenza di tali situazioni non è mirata, se non in casi eccezionalissimi, ad evitare la gravidanza, ma solo a predisporre ulteriori approfondimenti e le eventuali terapie, che saranno decise dal personale medico che segue la gravidanza.

A tal riguardo, è estremamente consigliato di non lasciarsi influenzare o condizionare dai consigli delle amiche che hanno vissuto una precedente gravidanza, ma di seguire accuratamente le prescrizioni mediche. Il rischio è infatti non è minimo. L’esperienza della gravidanza è un’esperienza del tutto personale che non può essere, e non deve, uniformarsi alle esperienze di altre mamme, ma deve essere vissuta e preservata nella sua unicità.

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