“La gentilezza conta”: uno studio sui bambini dimostra come cambia la vita

bambini per mano

Uno studio americano dimostra che scegliere la gentilezza fa la differenza per la propria vita e quella degli altri. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Come riportato dallo studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università della California, dal titolo “Kindness counts”, (La gentilezza conta), è desiderio dei genitori che i figli siano felici e apprezzati. Questi due obiettivi non solo sono compatibili ma anche reciproci grazie proprio alla gentilezza, perché essere gentili nella vita fa la differenza.

Una persona gentile ha dei sentimenti importanti come l’onestà, l’altruismo, la generosità e l’empatia verso il prossimo.

Insegnare ai bambini ad essere gentili verso il prossimo è importante, soprattutto, nella nostra società moderna. I ragazzini di oggi, spesso, sono soggetti da parte dei loro coetanei ad atti di bullismo, di cyber-bullismo, di violenza fisica e verbale che li portano a vivere situazioni difficili.

Con questo studio si vuole sottolineare come può cambiare la vita dei bambini, dei pre-adolescenti, che compiono azioni gentili verso il prossimo.

Gentilezza tra i bambini: uno studio

bambini gentili
@unsplash

Gli studiosi hanno preso ad esame un gruppo di bambini tra i 9 e gli 11 anni, scelti a caso tra 19 classi.

A questi bambini è stato chiesto di compiere 3 atti di gentilezza a settimana per un mese.

A un gruppo di controllo è stato invece chiesto di visitare 3 posti a piacere.

Esempio di “atti gentili” sono stati:

  • ho abbracciato mia madre perché era stressata dal lavoro
  • ho condiviso un po’ del mio pranzo”
  • ho passato l’aspirapolvere“.

Prima e dopo l’esperimento agli studenti è stato chiesto di riportare il loro livello di soddisfazione della vita, di felicità, di affettività.

Inoltre è stato chiesto agli studenti di fornire dei nominativi di compagni che avrebbero voluto per svolgere alcune attività scolastiche con una “misura di accettazione“.

Dai risultati ottenuti si è riscontrato che i bambini che avevano compiuto gli atti gentili erano stati accettati dai loro compagni molto di più rispetto agli altri ed avevano anche un livello superiore di benessere. Due conseguenze fondamentali!

Aumentare l’accettazione tra coetanei è un obiettivo fondamentale perché è correlato ad importanti risultati accademici e sociali, tra i quali anche alla ridotta possibilità di essere vittima di bullismo.

Dallo studio risulta che persone felici sono più propense ad intraprendere comportamenti pro-sociali ed ad avere amicizie soddisfacenti. Gli studenti che sono apprezzati dai loro coetanei sono cooperativi e si adattano bene alla società.

I ricercatori hanno concluso che con dei semplici gesti gentili si può sia migliorare la vita di chi li fa e sia migliorare la vita di chi li riceve. Per questo è importante incoraggiare attività legate alla pro-socialità per avere effetti a catena ed aumentare la felicità e la popolarità di chi fa azioni gentili.

Immaginate infine l’effetto su un’intera classe dove verrebbero meno situazioni tipo “bambini favoriti” e “bambini esclusi”: quanti i benefici per la salute mentale dei ragazzi?

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Voi unimamme eravate a conoscenza di questo studio? Non sarebbe una bellissima idea che gli insegnanti introducano come attività scolastica compiere “atti gentili a scuola”?

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