I minatori sono nel tunnel: “nessun minatore rimane nella miniera e ora Julen è un minatore”(FOTO)

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Fonte: REUTERS/ El Pais

I minatori sono entrati in azione.

Dopo tanta attesa, per completare i lavori e mettere in sicurezza il tunnel parallelo al pozzo dove è caduto Julen, i minatori della Brigada de Salvamento Minero di Hunosa sono entrati nella capsula e discesi nelle viscere della terra.

La squadra è composta da 8 persone:

Sergio Tuñón:  ingegnere, capo della brigata dal 2012, ha coordinato i soccorsi a Degaña nel 2015 e quelli per il salvataggio di uno speleologo a Vizcaya, nel 2017.

Antonio Ortega: ingegnere tecnico, tra gli ultimi arrivati in squadra

Maudilio Suárez: è nella brigata di soccorso minerario da 10 anni, ha aiutato nel salvataggio dello speleologo basco José Gambino nel 2017

Lázaro Alves Gutiérrez: ha un motivo speciale per stare nella brigata, suo padre, Eduardo Augusto Alves, è morto nell’incidente di Nicolasa nel 1995

José Antonio Huerta: ha 2 bambini, è uno degli ultimi arrivati in squadra

Jesús Fernández Prado: tra i veterani, con più di 10 anni di esperienza, appassionato di sci, montagna e immersioni subacquee

Rubén García Ares: ha una figlia, è tra i più giovani del gruppo

Adrián Villaroel: anche lui tra i più giovani, è entrato nel gruppo negli ultimi dieci anni

Juan López-Escobar, delegato del Colegio de Ingenieros de Minas del Sur en Málaga, ha commentato così lo spirito con cui stanno affrontando le operazioni di salvataggio: “Nessun minatore rimane nella miniera e ora Julen è un minatore”.

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fonte: Instagram Alfonso Gomez Celis

I minatori sono scesi in una capsula di metallo per scavare gli ultimi 4 metri in orizzontale, dove si pensa si trovi Julen.

Si tratta, lo ricordiamo, della parte più pericolosa dell’operazione.

I turni dovrebbero essere di 30-35 minuti, dopodiché i primi minatori saranno sostituiti dai compagni.

Il lavoro è estremamente difficile, la galleria che si andrà a creare avrà un’altezza di 1.20 metri e la larghezza di 1 metro. L’aria è irrespirabile e per questo i minatori sono dotati di maschere.

Per fissare il tetto e le pareti della galleria useranno il legno che taglieranno con le asce. Quando arriveranno al pozzo in cui si trova Julen introdurranno una telecamera per localizzare il bambino. A quel punto interverranno i pompieri di Malaga.


 

Secondo il coordinatore dei soccorsi Ángel García Vidal i minatori, corpo di élite, non dovrebbero impiegare più di 24 ore per collegarsi al pozzo.

Unimamme, cosa ne pensate degli ultimi aggiornamenti di cui si parla su El Pais?

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