40 anni e incinta, e allora?

pancione

Recentemente una giornalista ingleseAshley Pearson, ha descritto il suo disagio nel partecipare ad un programma radiofonico della BBC, nel quale si dibatteva la seguente questione: le madri che decidono di avere figli dopo i 40 anni sono egoiste?

‘A dispetto della mia reazione viscerale che mi fa reputare tale questione completamente stupida, apparentemente molte persone la pensano così’, ha scritto Pearson. ‘Uno studio recente ha dimostrato che un impressionante 70% di donne che hanno superato i 55 anni sono contrarie o si sentono a disagio con donne che hanno bambini dopo i 40 anni’. 

E’ vero che negli USA ed in Gran Bretagna (ma anche da noi!) sempre più donne rimandano il momento in cui daranno alla luce un bambino: stando alle statistiche, la percentuale di neonati nati da madri over 40 è la più alta dal 1967, ma perchè le donne che partoriscono in età matura sono considerate egoiste? Forse perchè dopo i 35 annni aumentano i rischi di partorire bambini con problemi, ad esempio la sindrome di Down?

In realtà molti problemi di salute, inclusi cancro, malattie mentali e autismo, sono legati all’anzianità dei padri. Però di questo non si discute mai e, anzi, i padri che figliano tardi sono considerati generosi, perchè ‘donano’ figli alle loro giovani mogli.

Ad ogni modo, è evidente che le donne rimandino la decisione di fare un bambino per seguire le loro carriere e, di fatto, si puo’ vedere come questa scelta la maggior parte delle volte paghi. Già, perchè secondo Virginia Miller, economista dell’Università della Virginia, per ogni anno che la donna rimanda la decisione di avere un bambino, la sua carriera viene incrementata del 10%.

Così, gli anni della maternità slittano velocemente dai 30 ai 40, quando le vite sono un po’ più definite e le posizioni lavorative più stabili.

La domanda che ci vogliamo porre è: è più egoista avere un figlio a 30 anni, che si ritroverà magari una  madre lavorativamente frustrata, oppure farlo a 40 quando si è più serene e tranquille in ambito lavorativo?

Voi cosa ne pensate?

 

 

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