8 marzo: essere donna significa anche pensare alla salute

tre donne con fiori

Oggi è l‘8 marzo, festa della donna: durante questo giorno spesso ci si lancia in considerazioni sull’importanza di essere nate femmine. Inutile dire che le donne, per il loro essere mamme, mogli, figlie, compagne, amiche dovrebbero venire celebrate sempre, non solo per la data in cui si regala la mimosa.

E proprio a proposito di donne, l’Osservatorio salute Astrazeneca ha compiuto uno studio sulla considerazione della salute tra uomini e donne.

E’ risaputo che noi donne siamo più attente a ciò che mangiamo e al nostro stile di vita rispetto ai maschietti. Ma vediamo nel dettaglio un nostro ritratto:

  • 3 donne su 4 dicono di sottoporsi ad analisi di controllo generali (73% vs 62% degli uomini),
  • più di 1 su 2 non manca all’appuntamento con
    • il proprio dentista (55% vs 53%),
    • con l’oculista (55% vs 46%),
    • con il ginecologo (53% vs 25% degli uomini dall’andrologo)
  • circa la metà non dimentica gli esami per la prevenzione dei tumori (49% vs 32% degli uomini).
  • solo 1 su 3 dice di non sottoporsi mai (o quasi) a una visita ginecologica.

Noi italiane siamo però le più ipocondriache d’Europa: il 25% si si preoccupa se avverte un disturbo e pensa subito a una malattia grave, contro il 17% degli uomini. Siamo seconde solo alle spagnole (29%).

Ed inoltre siamo pigre: ben il 57% è inattiva, rispotto a un 47% degli uomini

Di chi ci fidiamo? Dipende:

  • il 38% delle connazionali va subito dal dottore quando non si sente bene,
  • il 25% cerca prima di capire che cos’ha su internet.

Inoltre sopportiamo di più la fatica e la sofferenza rispetto alle nostre coetanee europee:

  • 4 donne italiane su 5 sopportano il malessere, non modificando le proprie attività quotidiane.
  • le italiane sono  quindi più resistenti delle svedesi (30% resta a letto), delle inglesi (25%) e delle tedesche (24%).

Quali le nostre armi segrete? Quando siamo malate ci affidiamo a:

  • le relazioni amicali e familiari (51% vs 46% uomini),
  • la fede (ben il 41% cerca conforto nelle preghiere e nelle pratiche religiose).

Insomma, se mettessimo su una bilancia uomini e donne, alla domande: chi è piu’ previdente? Chi è piu’ attento allo stile di vita? Non ci sono dubbi: l’ago penderebbe dalla parte delle donne!

Che poi, anche perchè mamme, non ci limitiamo a curare tali aspetti solo per noi, anzi spesso ci mettiamo in secondo piano, dopo aver pensato ai figli, ai compagni, ai familiari e agli amici.

Perchè? Semplice, perchè siamo donne!

E per concludere…buona festa della donna a tutte le nostre unimamme!

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