Hanno 4 anni e l’agenda piena di impegni: “Lasciate in pace i vostri bambini”

Mia figlia Paola ha deciso di iniziare danza quest’anno: l’ha chiesto lei e noi l’abbiamo accontentata. Si tratta di due giorni a settimana e vediamo che è contenta, ma quando esce dalla lezione – magari dopo una giornata all’asilo – è davvero stanchissima. Non ho idea di come facciano quei bambini che ogni giorno -anche da piccolissimi – hanno un’attività: una volta ho sentito dire da una mamma fuori dall’asilo “oggi andiamo a judo e poi a danza, abbiamo una giornata piena!”. Peccato che fossero già le 4 del pomeriggio e i bambini fossero a scuola dalle 8. Insomma: hanno 4 anni e l’agenda impegnata come se ne avessero 20.

Troppe attività stressano i bambini, eppure c’è il boom 

Inglese, nuoto, tennis, danza e persino l’apprendimento del cinese sono solo alcune delle proposte rivolte ai più piccoli per cercare di riempire le loro giornate: l’offerta è veramente molto varia, ma in cima alle classifiche c’è sicuramente l’apprendimento dell’inglese. I corsi sono tantissimi, di qualsiasi tipo, e s’incomincia presto, già dagli asili nido bilingue. Non c’è niente di male per carità, se l’attività fosse unica, ma quando i bambini non hanno più il diritto alla noia secondo me c’è qualcosa che non va.

Io per esempio non ho mai mandato Paola ad un corso di acquaticità, idem sua sorella: il corso della nostra città mi sembrava eccessivamente caro per mezz’ora di lezione. Senza contare che secondo me sarebbe stata una forzatura: le mie figlie non apprezzano particolarmente l’acqua e quando vorranno impareranno a nuotare con un corso di nuoto senza per forza dover frequentare la piscina a pochi mesi.

Probabilmente prima ancora della nascita inizia una competizione tra genitori per cui bisogna assolutamente sviluppare le competenze dei figli quando sono ancora in fasce, forse per farne degli adulti e prima ancora degli studenti brillanti.

Io credo che i bambini – soprattutto quando sono molto piccoli e non hanno potere di decisione sulle loro giornate (perché spesso è così) – debbano esercitare il diritto alla noia. A passare del tempo senza fare niente e se si annoiano inventarsi qualche attività per cercare di batterla. Perché poi il paradosso è proprio questo: i bimbi sono così stressati che li si manda a yoga per cercare di calmarli.

Sempre più genitori ci chiedono di tranquillizzare i loro figli con lo yoga, sempre più scuole ci chiamano quando hanno classi difficili. Ma il paradosso è che i bambini sono stressati proprio perché sottoposti a richieste continue. Catturare la loro attenzione, portarli a meditare anche per pochi minuti è difficilissimo, ci si può arrivare soltanto con il gioco e tanta pazienza” dice Gianni Zollo, uno dei creatori del metodo “Balyayoga” a Repubblica.

E voi unimamme? Cosa ne pensate? Quali sono le attività che fate fare ai vostri bimbi?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di come lo sport protegga i bambini dalla depressione.

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