Premio di 800 euro alla nascita e per le adozioni: tutti i requisiti

donna incinta

Vi avevamo già parlato delle agevolazioni previste per le famiglie del 2017: l’art.1 della legge di Bilancio per il 2017 prevede infatti che “A decorrere dal 1º gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore dell’importo di 800 euro”, non si avevano però molte notizie in merito.

Ora che siamo giunti a marzo si ha qualche informazione in più, soprattutto riguardo il bonus “futura madre”, “mamme domani” o premio alla natalità, ovvero quella cifra una tantum che si può richiedere già in gravidanza e che dovrebbe coprire le  prime spese per il bambino. E’ stata infatti pubblicata la circolare dell’Inps che ne specifica i requisiti.

Vediamo insieme in che cosa consiste effettivamente e come richiederlo.

Premio alla nascita o all’adozione: tutte le informazioni utili

Come si legge sul sito dell’Inps, è stata emessa in data 27/2/2017 la circolare n.39 che riporta:

  • i requisiti generali della “futura madre”
  • la Maturazione del premio alla nascita o all’adozione
  • i termini di presentazione della domanda e documentazione a corredo.

Il contributo è appunto di 800 euro una tantum, questi i requisiti per la maturazione:

  • non è vincolato all’Isee
  • viene erogato in un’unica soluzione
  • si può richiedere a partire dal compimento del settimo mese di gravidanza oppure al parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
  • se nascono due gemelli (oppure si adottano due fratelli) il bonus rimane comunque di 800 euro
  • possono richiederlo anche le mamme che hanno adottato un bimbo o che ce l’hanno in affido in vista dell’adozione (affidamento preadottivo nazionale o internazionale). L’adozione, nazionale o internazionale, deve essere disposta con sentenza definitiva.

Chi sono le beneficiarie?

  • le gestanti con residenza  in Italia;
  • gestanti con cittadinanza italiana o comunitaria;
  • cittadine non comunitarie con il permesso di soggiorno UE oppure in possesso di una delle carte di soggiorno per famigliari di cittadini comunitari
  • le cittadine non comunitarie con lo status di rifugiate politiche o con la stessa protezione equiparabile alle cittadine italiane.

Che documentazione bisogna presentare? 

  • si dovrà allegare la certificazione sanitaria rilasciata dal ginecologo, con l’indicazione della presunta data del parto
  • autocertificazione della data del parto e le generalità del bambino se la domanda viene presentata dopo il parto
  • nel caso di adozione o affido bisogna allegare alla domanda il provvedimento giudiziario del caso o fornire le informazioni (sezione del tribunale, la data di deposito in cancelleria e il relativo numero) che consentano all’Inps di recuperare il provvedimento
  • se la domanda è presentata dalla cittadina non comunitaria vanno allegati le copie di uno dei titoli di soggiorno utili o occorre indicare gli elementi identificativi che consentano all’Inps di recuperare il documento (tipologia del titolo, numero, questura)

L’Inps però non ha ancora comunicato l’avvio della procedura richiesta per la presentazione della domanda né come verranno effettuati i pagamenti, quindi bisognerà pazientare ancora un po’.

In attesa che le procedure vengano avviate, si può ipotizzare che le domande possano essere fatte:

  • sul sito dell’Inps
  • rivolgendosi ai patronati.

E voi unimamme lo richiederete?

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