Da carcerato ad educatore: la storia toccante di una “rivincita” | FOTO

Daniel è un ex carcerato che ha deciso di studiare per diventare educatore. Il suo obiettivo è quello di aiutare i ragazzi che sono in difficoltà.

Da carcerato ad educatore
Da carcerato ad educatore: la storia toccante di una “rivincita” | FOTO – Universomamma.it (Credits: Web)

Un storia di cambiamento a dimostrazione che se si vuole e se si hanno intorno persone che credono in te, tutto può succedere. Questa è la storia di un ragazzo che ha stravolto la sua vita, da adolescente voleva diventare un delinquente, quando a 17 anni è finito in carcere era contento. Nel giro di 10 anni, ha capito che quella strada era sbagliata ed in questi giorni si è laureato in Scienze della Formazione per diventare un educatore.

Da carcerato ad educatore: la storia di Daniel Zaccaro

Daniel Zaccaro, 27 anni ed originario di Quarto Oggiaro, nella periferia di Milano. Una vita allo sbando, già in carcere a soli 17 anni, nonostante i genitori presenti, lui voleva diventare un delinquente, come ha riferito in un’intervista rilasciata, qualche anno fa, alle Iene: “La prima volta che sono finito in prigione ero felice. Nel mio quartiere, a Quarto Oggiaro nella periferia di Milano, finire in carcere fa curriculum. È un obiettivo raggiunto per chi vuole fare la vita del delinquente”. In carcere ci è tornato anche un’altra volta, a 22 anni, per sei mesi a San Vittore: “La prima volta sono finito dentro per una rapina in banca. Io e il mio migliore amico abbiamo puntato una banca e siamo entrati. In 3 minuti abbiamo preso 10.000 euro. I soldi però sono finiti dopo una settimana”. Li hanno spesi in cose futili, perché la voglia di apparire era tanta. Il carcere è stato duro a causa della sofferenza e della solitudine.

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Dopo il carcere è stato affidato ad una comunità; “La mia comunità si chiama Kayrós. È stato Don Claudio, il presidente, a insegnarmi cos’è la vera libertà e cosa vuole dire seguire le regole non perché te le impongono gli altri. Mi permetteva di scegliere. È stato questo il vero cambiamento”.

Da carcerato ad educatore
Da carcerato ad educatore: la storia toccante di una “rivincita” | FOTO – Universomamma.it (Credits: Web)

Daniel ha deciso di cambiare vita. Basta con rapine, violenze e furiosi pestaggi. Si è iscritto all’Università cattolica di Roma, Scienze della Formazione con il desiderio di diventare un educatore per aiutare i ragazzi che passano un momento difficile. Qualche giorno fa si è laureato. Ad assistere alla seduta di Laurea anche la Pm del Tribunale per i minorenni che l’ha fatto condannare in tutte le udienze in cui era imputato. Con la Pm collabora da qualche anno andando nelle scuole a raccontare la sua storia personale, per parlare con i bulli.

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Da carcerato ad educatore: la storia toccante di una “rivincita” | FOTO – Universomamma.it (Credits: Web)

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Come riportato da Il Corriere, la Pm è orgogliosa: “È una grande vittoria di tutti noi, questa. Daniel racconta agli adolescenti come è riuscito a trovare dentro di sé la forza del cavaliere Jedi. Ma io glielo dico sempre, a costo di sembrare pedante: attento a non farti sedurre dal lato oscuro della forza”. Presenti alla seduta anche la docente che a San Vittore gli ha fatto studiare il suo primo libro e don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria: “Dietro questo bellissimo traguardo, oltre alla bravura di Daniel, ci sono tante persone e molte istituzioni civili ed ecclesiali che insieme hanno saputo collaborare in questi anni. È la storia di un lavoro di squadra. Questa è la città che mi piace e che ispira il mio impegno educativo quotidiano. Ora toccherà a Daniel raccogliere questo impegno e trasmetterlo ad altri giovani con tutta l’esperienza e la competenza maturati in questo percorso”.

Ad oggi Daniel è diventato un ragazzo maturo ed attento, senza dimenticare il suo passato: “La brutalità è indice di povertà di pensiero. È l’espressione di chi non sa comunicare in altro modo. I violenti hanno profondissimi problemi di linguaggio. Quando non sai chiamare il dolore e la rabbia con il loro nome ti scateni così, come un animale. Io l’ho capito, e lo voglio spiegare al maggior numero di ragazzi possibile”.

Voi unimamme eravate a conoscenza di questa storia di rivincita? Che ne pensate?

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