Come combattere la fame nel mondo? Mettendoci alla prova con un quiz online!

La fame nel mondo continua a mietere vittime: stando alle ultime statistiche del World Food Programme sul pianeta ben 842 milioni di persone non hanno abbastanza cibo da mangiare. Un dato sconcertante se pensiamo alla popolazione totale. Significa che quasi un sesto dell’intera umanità non ha il sostentamento necessario.

bambino mangia riso

Per combattere la fame nel mondo sono disponibili fondi di donazione e molte altre iniziative di cui spesso non consociamo la reale efficacia. A volte sono iniziative divertenti come la pioggia di cibo, utili soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica, altre volte troviamo petizioni o raccolte di firme online che oltre a non dare garanzie di risultato risultano prive di reale scopo.

Questa volta invece ci troviamo di fronte a un’iniziativa completamente online che promette (e mantiene) anche un risultato concreto. Stiamo parlando del quiz presente su freerice.com che, come dice il nome stesso (freerice significa letteralmente risogratis ndr), ci permetterà di regalare del riso a chi ne ha bisogno.

bambini mangiano riso

Come? Tramite un semplice quiz a risposta multipla, dove per ogni risposta esatta riceverete 10 chicchi di riso da donare. Vi sembrano pochi? Potete sempre giocare di più! Rispondendo a tutte le domande di una categoria, ne arrivate a donare anche diverse centinaia!

L’iniziativa è patrocinata dallo stesso World Food Programme e finanziata dagli sponsor della pagina che provvederanno a pagare il costo del cibo. Potete cambiare lingua in alto a destra sulla pagina (dove troverete anche l’italiano) e per cambiare argomento delle domande trovate la scritta “Change Subjects” in un angolo della finestra di gioco.

Dopo tutto il tempo speso su Farmville a costruire una fattoria, questa volta giocando potremo dare un contributo reale in riso.Potreste anche “inventarvi” una sorta di sfida tra familiari e amici, per vedere chi arriva a donare piu’ riso! 🙂

Una ragione valida per tutte le nostre unimamme per passare cinque minuti in più davanti al pc.

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