Coriandoli di carnevale: ecco perchè non si dovrebbero usare | FOTO

I coriandoli di carnevale non sono solo di carta, ma anche di plastica ed hanno un impatto ambientale molto alto. Meglio le stelle filanti.

Coriandoli di carnevale
Coriandoli di carnevale: ecco perchè non si dovrebbero usare | FOTO – Universomamma.it

Quando arriva il periodo di Carnevale a grandi e piccini ai quali piace travestirsi e festeggiare piace anche lanciare i coriandoli. I piccoli ritagli di carta colorati che piace lanciare su cose o persone a volte il loro uso è spesso abbinato a quello delle stelle filanti. Oltre a quelli di carta che sono più biodegradabili, vengono ancora usati quelli di plastica. Il loro impatto sull’ambiente non è però da trascurare.

Coriandoli di carnevale: perchè è meglio non usarli e quali scegliere

Ormai manca poco a Carnevale, ma in molti lo stanno festeggiando già da diversi giorni. Fan page ha contattato il responsabile scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo, per spiegare qual’è impatto ambientale che i coriandoli causano. I coriandoli una volta lanciati finiscono inevitabilmente dispersi nell’ambiente e a causa della loro dimensione ridottissima risultano anche molto difficili da recuperare. Senza contare che spesso vengono addirittura sparati con degli appositi “cannoni” monouso che producono anch’essi rifiuti superflui.

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A causa della loro volatilità, inoltre, è possibile trovarli anche piuttosto lontani dal “cuore” della festa, soprattutto quando c’è vento, mentre i più piccoli li disperdono un po’ ovunque per giocare. Il dottore ha spiegato che non è i coriandoli di carta rispetto a quelli di plastica sono migliori, ma non meno impattanti sull’ambiente: “Però essendo di carta, con l’usura, il tempo, la pioggia e l’umidità si macerano, quindi si crea un minore impatto. Bisogna fare attenzione però, perché in commercio ci sono anche dei coriandoli fatti di plastica. In realtà sembrano simili a occhio nudo, però poi quando si vanno a toccare e strappare, quelli di carta si strappa, gli altri invece contengono una pellicola sottilissima fatta di plastica. Sono sicuramente più impattanti, perché a parità di dispersione incontrollata nelle strade, nelle piazze e nei giardini hanno una biodegradabilità molto più limitata, dunque sono più persistenti nell’ambiente. Nella vita tutto è biodegradabile, anche la plastica, solo che magari ci vogliono 10mila anni”.

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I coriandoli che non riescono ad essere raccolti sono potenzialmente pericolosi: “Sono pezzettini piccoli che possono essere ingeriti dagli uccelli, dagli animali di passaggio come i cani. Non si distruggono con l’acqua, l’umidità e la pioggia. Quindi anche se magari piove vanno a finire nelle fognature, dove possono creare un intasamento, dato che non si non sciolgono. Le reti fognarie vanno a finire nell’impianto di depurazione, e dato che non ha maglie così fini in grado di trattenere materiali come quelli, diciamo che i coriandoli che buttiamo per strada ce li potremmo ritrovare paradossalmente dispersi nei fiumi e di conseguenza nel mare. Quindi l’impatto è molteplice, sia durante l’utilizzo che nella persistenza nell’ambiente. Vengono risollevati dal vento, trascinati dalla pioggia. È vero che vengono spazzati via, ma la maggior parte diventa irrecuperabile. Lo stesso tipo di impatto ce l’hanno anche quelli di carta, col vantaggio che si disgregano più facilmente e hanno una minor persistenza nell’ambiente”.

Coriandoli carnevale
Coriandoli di carnevale: ecco perchè non si dovrebbero usare | FOTO – Universomamma.it

Alcuni comuni, come quello di Venezia hanno vietato l’uso di coriandoli: “Alcuni comuni hanno fatto un’ordinanza per vietarli. Anche quelli di carta se sparati e concentrati possono creare danni; un conto è per strada dove magari passa la spazzatrice e li raccoglie, un conto è quando si spargono nei parchi, per giardini e parcheggi, dove vanno a finire nei tombini o nel verde pubblico, dove vengono scambiati dagli uccelli e dagli altri animali per cibo. E un conto è che mangi una cosa di plastica, che ovviamente ha un impatto differente sull’animale”. Il consiglio dell’esperto è quello di usare i coriandoli di carta evitando quelli di plastica, ma “sarebbe buona norma limitarne l’uso il più possibile, e la scelta migliore per festeggiare sarebbe quella delle stelle filanti. Essendo più grandi e di carta sono più facili da raccogliere e di conseguenza riciclare nel secchio”.

Voi unimamme avete già comprato i coriandoli? Seguirete il consiglio dell’esperto di preferire quelli di carta o sostituirli con delle stelle filanti?

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