Dopo averli mandati scalzi, è ora delle scarpette: quando iniziare a metterle e come sceglierle

scarpette Quante volte si vedono nei passeggini bambini con una sola scarpa o completamente scalzi anche in inverno? Tante. E questo perché stare senza scarpe li fa sentire più liberi nei movimenti e meno costretti in oggetti “da tortura”. Dopotutto a chi non piace camminare scalzi per casa?

Poveri bimbi! Cosi piccoli e già obbligati a indossare le scarpe. Ma loro non ci stanno e, appena possono, le tolgono.

Iniziamo fin da quando ancora non capaci di camminare con le scarpine belle ma scomode,e continuiamo durante la crescita costringendoli a mettere le ciabatte perché “se cammini a piedi scalzi ti prendi la febbre!”. Chiaramente questo non è vero. Le scarpe sono state inventate per proteggere le estremità inferiori su terreni difficili da percorrere, ma in casa quale sarebbe la difficoltà?

Gli specialisti, però, contrariamente a quanto erroneamente creduto da noi mamme, sostengono che le scarpe DEVONO essere indossate solo fuori casa, quando si cammina su strada.

Scarpe, quali e quando

Primi passi (8-9 mesi)
Intorno agli 8-9 mesi, periodo in cui i piccoli iniziano a mettere i piedi a terra, il piede non è ancora ben sviluppato e i bambini da scalzi avvertono una maggiore stimolazione. Inoltre camminare a piedi nudi aiuta un corretto sviluppo della pianta del piede, soprattutto se il bimbo cammina su sabbia, prato, terra e sassi.

Si inizia a camminare (12-13 mesi)
Diventa necessario utilizzare delle scarpe che rispettino l’anatomia del piede, quindi delle scarpe che lo proteggano da eventuali urti e anche da agenti atmosferici. Da tenere bene a mente che la scarpa deve essere comoda e non deve costringere il piede.

Come fare per scegliere le scarpe più adatte ai nostri bambini? Presto detto, la scelta tra i vari modelli disponibili in commercio, deve considerare in primis alcune caratteristiche indispensabili, che sono:

  • Tomaia in pelle.
  • Suola in cuoio e con tassello antiscivolo. La suola deve essere flessibile e ampia per rispettare l’anatomia del piede, più stretta al tallone e più larga alle dita.
  • Punta della scarpa larga e comoda.
  • Punta flessibile.
  • Tacco largo e squadrato con un’altezza di circa 1/10 della lunghezza della suola.
  • Tomaia rinforzata al tallone e su entrambi i lati, con i contrafforti mediali e laterali, per sostenere il piede.
  • Devono essere più lunghe del piede di circa un dito (13 mm) oltre l’alluce. Tale misura si prende da posizione eretta e con il tallone poggiato sulla parte posteriore della scarpa.

ATTENZIONE – I piedi fino a 3 anni di età crescono di circa 4 mm al mese, per cui può essere necessario cambiare le scarpe ogni tre mesi circa.

Anche voi unimamme intraprendete quotidianamente la guerra contro i piedi scalzi? Cosa ne pensate di quello che ci suggeriscono gli esperti? Non prendiamocela se i nostri figli amano camminare per casa senza scarpe, non fa male. E poi prima di essere mamme siamo stati figli…e anche noi abbiamo camminato scalzi. Vero?

(Fonte: pediatric.it)

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