Ecco i rischi che corrono i nostri ragazzi consumando energy drink

energy drinkUna vita sempre di corsa. Ogni giornata vissuta al massimo. Impegni, corse e appuntamenti. A fine giornata, come recita una famosa pubblicità, “non ci vedo più dalla fame”. O dalla sete, per meglio dire. Perché per sopperire al naturale calo di energie fisiche, dovuta a una vita spinta e veloce come la nostra, molti si affidano a bevande energetiche. Niente più caffè, come si faceva una volta, forse perché porta a una salubre pausa per chiacchierare. Meglio confidare nei moderni energy drink, sempre più numerosi e popolari. Una bevuta a metà giornata per ripartire carichi di energie. E anche tra i più giovani queste bevande spopolano e animano la vita notturna dei locali e delle discoteche cittadine. Ma che effetto hanno queste bevande sul nostro corpo?

Considerando che un adolescente su tre consuma regolarmente energy drinks per i motivi più svariati (all’interno di cocktail, per riprendersi da una nottata difficile o per studiare, ad esempio), la Mayo Clinic statunitense ha deciso di concentrare la sua ricerca verso questo ambito, cercando di comprendere cosa comporta assumere queste sostanze considerate oramai sociali.

Sono stati presi 25 adulti sani. Ai soggetti dell’indagine, tutti non fumatori e non in cura sotto assunzione di farmaci, quindi considerati sani, è stato chiesto di non assumere né caffeina né alcool nelle 24 ore precedenti all’inizio del test, per fa sì che fossero il più “puliti” possibile.

All’inizio del test, a una parte di questi adulti è stata fatto bere un energy drink che conteneva 240 milligrammi di caffeina, 2 grammi di taurina, più estratti di guaranà, ginseng e cardo mariano (tutte sostanze energizzanti). Sottolineamo come questi energy drink non sono stati modificati con l’aggiunta di queste sostanze, si tratta di ingredienti già presenti all’interno della bevanda.

All’altra parte del campione è stata somministrata una bevanda simile per gusto, odore, aspetto e calorie, ma senza le sostanze eccitanti, per innescare l’effetto placebo. Nè gli individui né i dottori sapevano a chi fosse stata somministrata l’energy drink reale oppure il placebo.

Lo scopo del test era quello di verificare gli effetti immediati dell’energy drink su

  • pressione,
  • frequenza cardiaca
  • e parametri ematici come la glicemia o la noradrenalina, un neurotrasmettitore-ormone che provoca un effetto simile a quello dell’adrenalina.

Dopo mezz’ora dalla somministrazione dell’energy drink, sono stati fatti dei rilevamenti sia in condizione di relax che sotto stress.

I risultati emersi hanno dimostrato che per gli individui che avevano bevuto la bevanda energizzante reale, sia in una condizione di rilassamento che sotto stress, c’era un aumento del 6% della pressione e del 73% della noradrenalina. Questi effetti si sono rilevati con l’assunzione di una sola bevanda.

Naturalmente, come afferma Giuseppe Lippi, docente di Biochimica clinica all’università di Verona, i danni maggiori si hanno esagerando e abusando di questi energy drink.

L’elemento più determinante di un energy drink è la caffeina e una lattina equivale più o meno a una tazzina di caffè. Capita difficilmente però di bere un espresso dietro l’altro, così il metabolismo ha modo e tempo di assimilare la caffeina; il consumo di energy drink invece è diverso e i ragazzi, nelle serate con gli amici, bevono anche sette o otto lattine di stimolanti in un lasso di poche ore. Se a questo si aggiunge l’associazione molto frequente con alcolici vari, si spiega perché gli eccessi possano essere pericolosi.

Ma quali sono gli effettivi pericoli per la salute che corriamo assumendo energy drink?

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