Epidemia di morbillo e strage di bambini a Samoa: arrestato noto attivista novax | FOTO

Epidemia di morbillo a Samoa: arrestato noto attivista novax.

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Epidemia di morbillo a Samoa: arrestato noto attivista novax – Universomamma.it (Foto: facebook.com/edwin.tamasese)

Mentre imperversa una grave epidemia di morbillo alle Isole Samoa che ha ucciso più di 60 persone, per la maggior parte bambini, è stato arrestato dalle autorità dell’isola Edwin Tamasese (nella foto sopra) un noto attivista novax che nonostante l’epidemia continuava a diffondere falsità sui vaccini. Ecco cosa è successo.

Epidemia di morbillo a Samoa: arrestato attivista novax

Vi abbiamo già descritto la grave emergenza per l’epidemia di morbillo alle Isole Samoa, dove sono state contagiate oltre 4.200 persone su una popolazione di 195.843 abitanti e secondo gli ultimi dati aggiornati i morti sarebbero saliti a 63, la maggior parte dei quali bambini piccoli con meno di 4 anni. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e sono stati chiusi gli uffici e i pubblici, insieme alle scuole ed è stata ordinata la vaccinazione obbligatoria di massa della popolazione, per contenete il diffondersi dell’epidemia. A tutti bambini non è concesso frequentare luoghi pubblici ed affollati e davanti alle case delle famiglie non vaccinate sono state fatte esporre delle bandiere rosse.

Secondo le autorità locali, il morbillo sarebbe stato portato alle Samoa da un viaggiatore proveniente dalla Nuova Zelanda.

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Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa che può avere esiti letali. Statisticamente un caso su mille è mortale, inoltre la malattia può causare danni e disabilità permanenti. Il morbillo provoca rush cutaneo, febbre alta, naso che cola e tosse nei casi normali, sintomi che purtroppo possono evolvere anche in polmoniti o encefaliti. In rari, gravissimi casi si può contrarre la panencefalite subacuta sclerosante (PESS), una forma di encefalite degenerativa con esito mortale che si manifesta anche dopo anni dal contagio del morbillo, soprattutto nei bambini.

Nonostante l’elevato tasso di contagio del morbillo e in particolare le sue conseguenze gravi per la salute, in tutto il mondo si è diffuso il movimento antivaccinista, che si oppone ai vaccini per lo più per meri motivi ideologici, disconoscendo o non conoscendo affatto gli effetti e l’efficacia del vaccino e sottovalutando le complicanze della malattia. Gli adepti del movimento novax in realtà sono una minoranza, ma molto rumorosi e attivi sui social network in modo tale da influenzare parte dell’opinione pubblica e spingerla a non farsi vaccinare. Fino ad arrivare all’irreparabile, come alle Isole Samoa.

L’epidemia di morbillo che ha colpito l’arcipelago dell’Oceano Pacifico al largo delle Isole Fiji è stata scatenata proprio dalle insufficienti coperture vaccinali, dovute in parte alla scarsità di mezzi e strutture, problemi cronici dei piccoli Paesi soprattutto più poveri, ma in buona parte anche alla diffusione delle teorie antivacciniste che hanno terrorizzato la popolazione spingendola a non vaccinarsi o rifiutare le vaccinazione. Con una copertura del solo 30%, prima dell’esplosione dell’epidemia, è comprensibile che la malattia si sia diffusa così rapidamente e soprattutto tra i bambini piccoli, tra i quali l’incidenza delle malattie infettive è più alta.

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Ora il governo è corso ai ripari ordinando una vaccinazione di massa senza precedenti per arrestare la diffusione del contagio. Le coperture vaccinali sono rapidamente salite al 55%, ma la campagna punta a raggiungere il 90%. Per assicurare l’immunità di gregge dal morbillo la soglia da raggiungere è il 95%.

Morbillo (iStock)

Nonostante la gravità dell’epidemia e il dramma dei bambini morti per il morbillo, alcuni attivisti novax continuano a fare disinformazione, sopratutto sui social, spaventando le famiglie con racconti falsi e allarmistici sui vaccini e sconfessando l’azione del governo. Uno degli antivaccinisti più attivi delle Samoa è tale Edwin Tamasese che su Facebook ha continuato a sostenere la presunta pericolosità di vaccini e a proporre cure alternative contro il morbillo assolutamente inefficaci e senza alcun riscontro scientifico, come l’estratto di foglie di papaya e le vitamine C ed A. Purtroppo c’è chi gli ha dato retta, con conseguenze nefaste.

Edwin Tamasese è stato arrestato dalla polizia di Samoa il 5 dicembre con l’accusa di incitamento contro un ordine del governo. Su Facebook l’attivista novax, oltre a insistere nel curare i bambini con la vitamina C come rimedio risolutivo al morbillo, ha definito la campagna di vaccinazione del governo delle Samoa “il più grande crimine contro la nostra gente commesso dalla nostra stessa gente“.

Su Facebook l’antivaccinista ha postato anche una foto all’interno della macchina della polizia mentre viene arrestato.

La forte diffidenza verso i vaccini a Samoa viene da un brutto caso di cronaca che riguarda un episodio di malasanità piuttosto che un presunto difetto del vaccino. Nel 2018 due bambini erano morti dopo la somministrazione del vaccino MPR (contro morbillo, parotite e rosolia) che le infermiere avevano miscelato con un rilassante muscolare invece che con l’acqua. La tragica morte dei due bambini, dunque, non era stata provocata dal vaccino in sé ma da una pratica scorretta.

Il caso, però, è stato sufficiente a creare paure tra le famiglie che sono state poi strumentalizzate dai novax come Tamasese.

Il clamore suscitato dalla vicenda purtroppo ha attirato gli antivaccinisti da tutto il mondo, che si sono lanciati in aspre critiche nei confronti del governo delle Samoa per la campagna di vaccinazione di massa, mentre hanno pubblicato messaggi di solidarietà a Edwin Tamasese sul suo profilo Facebook, corredandoli spesso con i soliti link ai siti web complottisti di disinformazione sui vaccini. C’è anche chi ha spedito dagli Stati Uniti pacchi di vitamina C per l’attivista novax. Una follia nel dramma.

Il ministro delle comunicazioni di Samoa, Afamasaga Rico Tupai, ha dichiarato che gli attivisti anti-vaccinazione stanno diffondendo teorie cospirazioniste ostacolando la mobilitazione di salute pubblica senza precedenti. “Purtroppo gli anti-vaxxer ci hanno rallentato”, ha detto il ministro a TVNZ. “Abbiamo avuto bambini che sono morti dopo essere venuti in ospedale come ultima risorsa – ha continuato – e poi scopriamo che il messaggio anti-vaccino è arrivato alle loro famiglie ed è per questo che li hanno tenuti a casa”. “Non mettetevi in mezzo, non contribuite alla morte”, ha detto il ministro rivolto anovax.

La notizia dell’arresto di Edwin Tamasese è stata riportata dalla BBC.

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