Epidemia di morbillo nello Stato di Washington: emergenza sanitaria

Morbillo (iStock)

Epidemia di morbillo nello Stato americano di Washington: emergenza sanitaria negli Usa.

Alla fine è accaduto anche negli Stati Uniti, pensavamo di essere gli unici , insieme a pochi altri Paesi, ad avere problemi con il morbillo, ma non è così. Anche gli Usa ora hanno la loro epidemia di morbillo, sebbene con numeri nettamente inferiori a quelli dell’Italia, ma abbastanza importanti da far dichiarare lo stato di emergenza sanitaria al governatore dello Stato di Washington.

Certo altri focolai di morbillo ci sono già stati negli ultimi anni negli Stati Uniti, ma confinati soprattutto in piccole comunità chiuse, come quella degli ebrei ortodossi di New York, che di solito rifiutano la vaccinazione contro il morbillo.

Ora, però, ci troviamo di fronte ad un’epidemia più diffusa che rischia di mettere a rischio i non vaccinati, per scelta, e soprattutto i bambini troppo piccoli per essere vaccinati e coloro che non possono vaccinarsi a causa di particolari condizioni di salute o perché immunodepressi. Il morbillo mette in pericolo la loro stessa sopravvivenza.

Epidemia di morbillo nello Stato Usa di Washington: è emergenza


Jay Inslee, governatore dello Stato di Washington, negli Usa, ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria a causa della diffusione del morbillo nello Stato. Una malattia che dovrebbe essere scomparsa dagli Stati Uniti, grazie al vaccino MPR (contro Morbillo, Parotite e Rosolia) ma che torna ciclicamente, con nuove ondate di epidemia. Se si è protetti dal vaccino, non sussistono problemi. In caso contrario, sono dolori, non solo metaforici. Il morbillo, infatti, è una malattia infettiva molto contagiosa e se in molti individui guarisce senza lasciare segni, può avere in alcuni casi conseguenze molto gravi: può causare invalidità permanenti e in un caso su 1.000 la morte. Noi in Italia lo sappiamo bene, a causa dei decessi che si sono verificati nell’ultimo biennio. Dal 2017, anno in cui è esplosa l’epidemia in Italia, e fino alla fine del 2018 abbiamo avuto in Italia 13 decessi a causa di complicanze dovute al morbillo su circa 8mila contagi.

Al momento i casi di morbillo registrati nello Stato di Washington sono 35 e riguardano soprattutto i bambini di età compresa tra 1 e 10 anni, ovvero i soggetti più fragili ed esposti al rischio di complicanze gravi, soprattutto per i bambini molto piccoli.

Il morbillo è una malattia infettiva estremamente contagiosa e può essere mortale nei bambini piccoli“, ha dichiarato il governatore dello Stato di Washington Jay Inslee. “Questi casi creano un serio rischio per la salute pubblica – ha aggiunto – e possono rapidamente diffondersi in altre contee“. Di questi casi ben 34 sono stati registrati nella Contea di Clark, che si trova sul confine meridionale dello Stato lungo il fiume Columbia oltre il quale sorge la città di Portland, in Oregon. Città che proprio nelle ultime settimane è stata coinvolta da un’altra epidemia di morbillo a causa della presenza di antivaccinisti. Anche nei casi dello Stato di Washington la mancata vaccinazione è stata determinante: 30 contagi hanno riguardato persone che non erano state immunizzate contro il morbillo, altri 4 invece non sono stati verificati.

Nel complesso, su 34 casi di morbillo nella Contea di Clark ben 24 hanno colpito bambini di età compresa tra gli 1 e 10 anni. Il 35° caso dello Stato di Washington, invece, è stato registrato nella Contea di King, che comprende la città di Seattle, si tratta di un uomo sulla cinquantina. Inoltre, sempre nella Contea di Clark, ci sono altri 9 casi sospetti di morbillo, non ancora confermati.

La diffusione della malattia è presto spiegata: la scorsa settimana, una persona infetta dal morbillo ha assistito a una partita in casa dei Portland Trail Blazers in Oregon, durante l’epidemia. Le persone infette, inoltre, sono andate all’aeroporto internazionale di Portland, così come negli ospedali, nelle scuole, in negozi, chiese e ristoranti nella contea di Clark a Washington e nella regione dei due stati, hanno detto funzionari della contea.

La Cnn, che ha dato la notizia, ha riferito che dei 35 casi di morbillo nello Stato americano di Washington, 30 riguardavano persone non vaccinate.

Che dire unimamme? Sembra che non vogliamo mai imparare dall’esperienza.

Vi ricordiamo il nostro articolo sul tema: Epidemia mondiale di morbillo: esplosione di casi nel 2017 per colpa della disinformazione



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