Fecondazione in vitro: meno rischi per le mamme e i bambini

fecondazione artificiale

La scienza fa miracoli, si sa, e in ambito scientifico oramai le cose straordinarie diventano cose comuni, è il caso delle tecniche di fecondazione assistita (FIVET).

La fecondazione in vitro è sempre stato un  aiuto miracoloso per le coppie che non riuscivano a concepire figli, permette infatti di  avere un bimbo nonostante l’occlusione tubarica o alcuni disturbi ormonali, oppure lo spermiogramma ridotto, o anche la completa assenza di spermatozoi.

Nel 2012 questa tecnica è stata utilizzata ben 165.000 volte, è il maggior numero di procedure nella storia!

In Italia negli ultimi 25 anni le gravidanze gemellari sono triplicate, e oggi riguardano circa il 3% di tutte le nascite legate anche alle tecniche di fecondazione artificiale.

Quelle gemellari “sono gravidanze a rischio“: la probabilità di una nascita pretermine, infatti,  è di 5-10 volte più elevata rispetto a un parto non gemellare.
Ora però le cose stanno cambiando.

All’inizio della tecnica di fecondazione in vitro si riteneva necessario inserire più embrioni nel grembo materno, oggi invece la pratica è quella di metterne solo lo stretto necessario, riducendo la possibilità di gravidanze multiple e quindi i rischi per la madre e i nascituri.

 Sempre più medici scelgono per le donne, soprattutto sotto ai 35, anni, l’innesto di un embrione solo.

Il grafici sotto mostrano l’andamento delle gravidanze gemellari dovute alla fecondazione assistita, come possiamo notare, nel 2012 l’incidenza è scesa notevolmente.

Grafico 1:

mostra come il picco di gravidanze multiple sia stato un valore normale negli ultimi anni, ma questo potrebbe diventare presto solo un ricordo delle vari fasi dell’evoluzione di questa tecnica.

IVF_triplets

Grafico 2:

mostra come negli anni, diminuendo il numero di embrioni inseriti, sia diminuito il rischio di gravidanze multiple che  non sono più così frequenti.

 

IVF_single

Insomma ormai una donna che ha bisogno di ricorrere a questa pratica affronterà sicuramente in meno rischi per se stessa e per il suo bambino.

E voi che ne pensate delle fecondazione in vitro?

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