“Ho aspettato tutto il giorno per scattare una foto a qualcuno bello come te”

il fotografo e la bambina

Il fotografo e la bambina. Una storia che viene dall’Australia e, siamo sicuri, non vi lascerà indifferenti.

Il fotografo e la bambina:

Un fotografo dal cuore d’oro e una bambina speciale con un sogno da realizzare. Ecco la storia vera che viene dall’Australia, illustrata, e che vi farà piangere.

Un importante studio fotografico di Melbourne è specializzato in ritratti con bambini e famiglie, oltre a servizi fotografici con modelle. Sono molto quotati e richiesti, tanto che è occorre prenotare un servizio con molti mesi in anticipo e non accettano richieste di chi si presenta in negozio. Occorre chiamare e prenotare. Tuttavia, una sera, mentre uno dei fotografi dello studio stava per chiudere, gli si presenta una mamma con una bambina di 6 o 7 anni.

Il fotografo è visibilmente contrariato e dentro di sé si lamenta.

La mamma parla e dice: “Salve. So che presto chiuderete, ma ho un favore speciale da chiedere“.

La mamma si scusa per l’improvvisata e inizia a spiegare il motivo per cui è nel negozio. In quel momento il fotografo vede la bambina e rimane senza parole: la piccola è magrissima, quasi scheletrica, ha il viso emaciato e grandi occhiaie blu intorno agli occhi, è coperta da un ampio cappotto e indossa una cuffietta, sotto la quale, intuisce il fotografo, non ha più i capelli. La bambina ha anche un sondino al naso. Il fotografo capisce subito che la bambina è gravemente malata.

La madre, quasi in lacrime, spiega: “Mia figlia ha visto una delle vostre foto sul muro dell’ospedale. Lei adora gli unicorni e la foto aveva una ragazza photoshoppata su un cavallo. So che siete prenotati, e che ci vogliono mesi al prossimo appuntamento, ma…”

La bambina stringe la mano della madre e in quel momento il fotografo si commuove e capisce che potrebbe essere troppo tardi

Il fotografo non riesce subito a rispondere, ma poi dice: “Ah, quello è solo per i clienti normali! Ho aspettato tutto il giorno per scattare una foto a qualcuno bello come te! Come ti chiami, tesoro?

La donna si tranquillizza, mentre la bambina sorride alle parole del fotografo.

Così il fotografo chiude a chiave la porta del negozio e si dedica interamente alla bambina. Tira fuori diversi costumi da principessa, fa vestire la piccola e scatta diverse foto.

La bambina è felicissima, dolce e paziente davanti all’obiettivo, segue tutte le indicazioni del fotografo dal cuore d’oro. Dopo tre ore di scatti, quando il servizio fotografico è terminato, la piccola esausta si addormenta sul divano.

Nel frattempo, il fotografo carica le foto sul computer e le mostra alla mamma per scegliere quelle più belle. Quando le chiede che tipo di ritocchi fotografici vuole, la mamma risponde di lasciare la figlia com’è. La bambina quando si è ammalata ed è stata sottoposta alle cure pesanti che hanno lasciato il segno temeva di non essere più bella.

Il fotografo dice alla donna che le foto saranno pronte in un paio di giorni e le chiede l’indirizzo email per mandarle il link e la password del sito dal quale potrà scaricarle. Quando la donna tira fuori la carta di credito per pagare, il fotografo si rifiuta categoricamente. La donna insiste, si sente in debito per averlo fatto lavorare fino a tardi e sa quanto le sue foto siano richieste. “Assolutamente no. Non prenderò soldi in questo caso“, risponde lui con fermezza.

Pochi giorni dopo, il fotografo invia il link con le foto. Non riceve però nessuna risposta, ma vede che la foto sono state scaricate. Spera che le immagini siano piaciute alla sua piccola amica speciale.

Circa sei mesi dopo, sempre in orario di chiusura, il fotografo riceve una visita in negozio. L’uomo vede un volo familiare affacciato alla vetrina che ride e saluta con le mani. “Sto meglio, guarda, sto meglio!” È la bambina del servizio fotografico, ha ripreso peso, il suo viso è pieno e roseo e anche i capelli sono tornati. Dietro di lei c’è la mamma che sorride.

Il fotografo non può che essere contento. La donna torna ad insistere per pagare il servizio fotografico e dà al professionista una busta con dei soldi, ma il fotografo rifiuta anche questa volta. La donna si sente frustrata, ma poi fa una proposta: “Almeno lasciaci offrirti la cena“. Il fotografo accetta e tutti e tre insieme trascorrono una bella serata.

Sette anni dopo la foto di quella bambina malata in sella ad un grande unicorno è appesa nel salotto di casa del fotografo. Quella bambina è infatti diventata sua figlia e ride ogni volta che il padre acquisito mostra quella foto agli amici che lei porta a casa.

Dite la verità unimamme…. avete pianto anche voi?

I fumetti vengono dal sito web di Bored Panda, mentre la storia è stata raccontata sul sito Not Always Right.

Tra le storie commoventi ma piene di amore per la vita e desiderio di farcela, vi ricordiamo quella del “Bambino Volante”.

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