“Il modo in cui vengono trattati i bambini maschi mi fa star male”

Una donna ha pubblicato un messaggio per sensibilizzare sul trattamento dei maschietti.

“Il modo in cui la nostra cultura tratta i maschi mi fa star male. Ho avuto un bambino di 11 anni oggi nella mia stanza, per un prelievo del sangue. Stava piangendo, non strillando, o facendo i capricci, solo poche lacrime nervose. Chi era con lui continuava a dirgli di comportarsi da uomo e di smetterla di chiedere come una femminuccia. 

Poi lei ha minacciato di registrarlo mentre piangeva per mostrarlo a tutti i suoi amici, questo l’ha fatto piangere ancora di più.

Le ho detto che avevamo regole molto rigide su video e foto e lei si è arrabbiata con me per “aver rovinato lo scherzo”.

Quando la donna è andata al bagno ho detto al bambino che andava bene esprimere le proprie emozioni in qualunque modo volesse e che persino uomini grandi e grossi sono spaventati dagli aghi. Che tutti sono spaventati da qualcosa e che lui era stato coraggioso per aver fatto una cosa nonostante fosse spaventato.

Smettetela. Di dire. Ai bambini che non sono davvero. Maschi. Perché esprimono le loro emozioni.

Sapete perché le donne devono temere uomini violenti? Per tutta questa m***a che reprime ragazzi e uomini. 

Piangere non ti rende debole. La paura non ti rende debole. Ma rimproverare un bambino per aver mostrato queste cose ti rende un adulto stronzo e debole”.

Questo messaggio di Lyra Balearica è diventato virale.

Su Facebook ha ricevuto 130 246 Like e 115 551 condivisioni.

I riscontri degli utenti sono stati positivi.

Kathryn ha scritto: “sono contenta che tu abbia pensato di dirlo a questa persona, nessuna foto o video, grazie”.

Reynolds: “è tremendo e dà ai bambini ancora più ansia. Ho cresciuto mio figlio femminista e non gli è mai importato un prelievo del sangue e il dentista o niente di tutto questo”.

Marie: “questo porta al comportamento umiliante per cui gli uomini si riferiscono gli uni agli altri come femminucce per insultarsi o gli chiede se hanno il loro periodo, o qualunque altro riferimento femminile come debolezza”.

Unimamme, voi cosa ne pensate?

Noi vi lasciamo con il messaggio di una mamma su cosa voglia dire essere mamma di un maschio.

 

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