“Il tumore è inoperabile”: un uomo è stato salvato dall’amore della moglie – FOTO

uomo salvato dalla moglie
fonte: IL Messaggero Veneto

A un uomo è stato diagnosticato un tumore inoperabile, sua moglie l’ha salvato.

A Flavio Angelinetta, operaio di Dongo, sul Lago di Como, erano stati dati 3 mesi di vita.

Marito si salva grazie alla moglie

“Il suo tumore al fegato è inoperabile” avevano decretato i medici di Milano.

Sua moglie Adria però non si è arresa a questa terribile diagnosi.

“Pensi che abbiamo conosciuto il professor Risaliti grazie a un filmato di You Tube. Dopo quello che ci era stato detto all’Istituto nazionale tumori di Milano e poi anche alla clinica Humanitas di Rozzano, due eccellenze nel settore, invece di darmi per vinta, ho cominciato a scandagliare il web. Non potevo e non volevo credere che non ci fosse davvero più niente da fare. Mi definirono una ‘spregiudicata’, affermando che non sapevo a cosa andavo incontro”.

Ecco come sono andate le cose presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine.

Il professor Risaliti ha adottato una terapia a tappe. Nella prima fase, si è lavorato alla riduzione della carica tumorale, procedendo da una parte all’asportazione di metà fegato, e con esso del “bubbone”, e di un altro pezzo a destra, e, dall’altra, con la termoablazione dei noduli tumorali presenti nel fegato residuo (e distrutti attraverso il calore generato dalle microonde). Una tecnica combinata, quindi, per la cui realizzazione è stato chiamato in sala operatoria il direttore della Radiologia interventistica, dottor Massimo Sponza. Lo stesso che, qualche settimana dopo, ha eseguito un drenaggio esterno della bile, a seguito del danno permanente per necrosi coagulativa allo scarico biliare, che era stato determinato dalle estese manovre di termoablazione. Dimesso l’8 settembre, Flavio è tornato a casa con la patente di “trapiantabilità”.

Ora sono trascorsi già 9 mesi dalla terribile diagnosi e Flavio è in attesa di un trapianto.

Il tumore al fegato viene detto tumore silenzioso, perché, all’inizio non ci sono segnali.

Mano a mano che la malattia si diffonde ci sono sintomi specifici:

  • dolore nella parte superiore dell’addome
  • dolore alla schiena, alle spalle
  • ingrossamento del ventre
  • perdita di peso, di appetito
  • nausea
  • vomito
  • sensazione di sazietà
  • stanchezza
  • ittero
  • colorazione scura delle urine
  • febbre

Unimamme, cosa ne pensate di questa storia di cui si legge su Il Messaggero Veneto?

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