“Posso sedermi?”: una spilla aiuta le donne incinte sui mezzi pubblici

spilleOrmai la buona educazione non può essere più data per scontata e se i cartelli che indicano di lasciare il posto alle donne incinte non funzionano allora servono misure un po’ “più forti”.

In occasione dell’approssimarsi dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, il Comune della capitale meneghina ha dato il via a un’interessante iniziativa prendendo spunto da Londra e il Giappone.

Spille per far sedere le donne incinte.

Le donne in stato di gravidanza indosseranno quindi una bella spilletta raffigurante una donna incinta con la scritta in sovrimpressione: Posso sedermi?

L’Atm ha prontamente distribuito il simpatico badge presso le stazioni di:

  • Duomo
  • Cadorna
  • Loreto
  • Garibaldi

che vanno ad aggiungersi agli adesivi, purtroppo spesso ignorati, che invitano a lasciare il posto agli anziani, a chi ha difficoltà di deambulazione, alle donne incinte e chi ha bimbi piccoli.

A fare da testimonial è un volto della tv: Francesca Barra, che di recente si era sfogata sui social network scrivendo: “ho deciso: brevetto una spilletta con scritto “sono incinta, alzatevi incivili” da mostrare ogni volta che entro in autobus con due figli e la panza e vengo schiacciata come una sardina”.

Gli assessori del Comune di Milano sottolineano che le spillette possono aiutare a segnalare lo stato di gravidanza, quando questo non è ancora così evidente. E aggiungono, come riportato sul Corriere.it  “siamo orgogliosi di questa iniziativa, che vuole sensibilizzare sull’importanza di un piccolo gesto quotidiano e supportare le donne in un momento bellissimo, talvolta delicato, della propria vita. È un piccolo gesto di civiltà che ognuno di noi non solo può, ma deve fare”.

Il consiglio della “madrina” di questa iniziativa è quello di essere semplicemente un po’ più attenti e cortesi verso il nostro prossimo.

Unimamme e a voi lasciavanono sempre il posto sui mezzi pubblici quando eravate incinte?

Come si comportavano le persone con voi?

Dite la vostra se vi va.

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