L’istinto materno? Ce l’hanno anche i papà, lo dice la scienza

Istinto materno

L’istinto materno è un concetto abusato: spesso lo si tira fuori per dire che una mamma, appunto, è in grado di accudire e curare il proprio figlio quasi senza averlo imparato, ma per istinto. Ora però la scienza ne mette in discussione l’esclusività che fino a questo momento riguardava solo le mamme.

Istinto materno: una ricerca sui papà

Ormai lo sappiamo: i papà sono importantissimi nel futuro dei figli (tanto da esserlo anche durante la gravidanza). E lo conferma anche una nuova ricerca condotta dall’Università di Israele in cui sono stati comparati i cervelli e i livelli degli ormoni delle famiglia tradizionali  – ovvero quelle composte da una madre e da un padre, in cui la madre è la primaria fonte di cura – con quelli delle coppie omosessuali dove uno dei due è il padre biologico, mentre la coppia divide la cura dei figli equamente.

L’istinto di nutrimento verso i figli è stato testato in un paio di modalità:

  • il livello di ossitocina – che gli scienziati chiamano “l’ormone della verità – è stato misurato per determinare come i cervelli reagiscono ai video dei genitori con i bambini
  • tutti i genitori hanno mostrato l’attivazione di quelle aree del cervello che riguardano le forti emozioni, l’attenzione e le ricompense così come l’attivazione della corteccia prefontale, che registra invece l’apprendimento e l’esperienza.

I genitori “secondari” nell’accudimento dei figli mostravano una minore attivazione di questa prima area, ma entrambi i membri della coppia omosessuale hanno mostrato lo stesso livello di una madre.

Il livello di attivazione del papà “secondario” è proporzionale al tempo speso nell’accudimento dei figli.

L’istinto materno è allora un’invenzione? Secondo questa ricerca sì, perché è l’esperienza della genitorialità che costituisce l’istinto materno, non fattori genetici o ormonali. La gravidanza e la nascita non sono insomma necessari per determinarlo.

Già nel 2011 un articolo del New York Times evidenziava che uno studio aveva individuato una riduzione di testosterone nei padri che sono molto coinvolti nell’accudimento dei figli. Più i padri se ne occupano – leggendo le favole, cambiando i pannolini e preparando i pasti – meno testosterone hanno.

Finalmente anche la scienza conferma ciò che la società non ha ancora pienamente compreso: i papà sono importanti nella crescita dei figli e in questo senso anche le politiche sociali dovrebbero favorire la possibilità di prendersene cura.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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