“L’Occhio dell’Angelo” aiuta i genitori dei bambini nati prematuri – VIDEO

bambini prematuri

Per i genitori di un bambino prematuro può essere difficile essere sempre presenti per tutta la durata del soggiorno in ospedale, ma ora la tecnologia va incontro alle loro esigenze fornendo l’aiuto necessario.

L’Angel Eye in soccorsi dei genitori dei bambini prematuri

Come si legge su Kshb presso l’University of Kansas Hospital le mamme e i papà dei piccoli ospiti possono dare un’occhiata al reparto di rianimazione neonatale quando vogliono.

In questa sezione dell’ospedale sono state infatti installate 21 telecamere che hanno il nome di Angel Eye (Occhio di Angelo).

“Consente alle famiglie di vedere il bambino quando vogliono e li rassicura la notte, mentre stanno dormendo. Quando si svegliano possono vederli e sapere che stanno bene” dichiara Laurie Hay, infermiera del reparto di rianimazione.

Ultimamente l’Ospedale ha rivolto l’Angel Eye su una bambina prematura di nome Charlie. Lei è nata sei settimane prima del previsto e il suo papà: Sam Last, un soldato, che si trova in Kuwait non può starle vicino a causa del suo lavoro.

Grazie a queste telecamere ha potuto osservare la figlia neonata premendo il feed dello streaming sul  suo telefono o tablet.

Per me è difficile credere di poter vedere mia figlia muoversi rimanendo a migliaia di chilometri di distanza in Kuwait” dichiara il padre della piccola Charlie “vi ringrazio tantissimo, avete reso possibili tutti i miei sogni e desideri”.

Marie Dispenza, di Royal Charities, associazione benefica che ha raccolto i soldi necessari, 73 mila dollari, per l’Angel Eye, commenta: “sebbene speriamo che nessun bimbo debba trascorrere del tempo in ospedale siamo felici di esserci uniti all’ospedale Ku nella cura dei bambini e delle famiglie”.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa bella invenzione? Vorreste averla a disposizione anche nei nostri ospedali?

Vi sentireste rassicurate?

Noi vi lasciamo con un’altra recente innovazione tecnologica: una cintura hi-tech per monitorare il feto nelle ultime settimane di vita.

Impostazioni privacy