“Non chiamatela più ‘bambina di pietra’”: l’appello del papà di Bea prima dei funerali (FOTO)

Vi prego: non chiamatela mai più ‘bambina di pietra’ com’è stata definita da tutti in questi anni“: questo l’appello del papà della piccola Bea Naso, morta all’età di 8 anni per una malattia degenerativa rimasta purtroppo senza nome, e proprio nel giorno di San Valentino.

L’appello del papà della piccola Bea prima dei funerali

Il papà Alessandro ha spiegato che non ha mai amato questa definizione della sua bambina, “non fa onore al suo ricordo” spiega in un’intervista sul Corriere. Bea non era di pietra, “non è vero, come qualcuno ha detto o scritto, che sapeva muovere solo gli occhi” ha aggiunto.

Bea, ricorda il papà, era soprattutto una bambina forte, volenterosa e generosa. Amava studiare ed era bravissima a scuola. E fantasticando con il papà sul suo futuro si immaginava di diventare un’anestetista, per aiutare altri bambini che come lei avevano malattie rare e che soffrivano. Tramite l’associazione Il mondo di Bea la famiglia di questa bambina ha infatti conosciuto diverse famiglie con bambini con situazioni disperate e ogni volta Bea si interessava ai loro casi perché voleva aiutarli.

Per salutare degnamente la piccola Bea i funerali ci saranno oggi, alle 10, nella chiesa del Santo Volto di Torino (la stessa dove si sono tenuti ad agosto quelli della mamma). A salutarla i bambini che si maschereranno da superoi, molto amati da Bea, e 200 palloncini colorati. 

Ma i funerali non segneranno la fine della storia perché il papà Alessandro e la zia Sara, che gestisce il gruppo online de Il mondo di Bea, sono intenzionati a tenere acceso il ricordo di questa piccola guerriera e della mamma Stefania.

E adesso corri amore mio, sei libera” è uno degli ultimi messaggi scritti dalla zia Sara, e noi unimamme ci uniamo a lei nel salutare questa piccola grande bambina.

Ciao Bea, ti salutiamo con il commovente video che tua zia ha pubblicato pochi giorni sulla pagina facebook dell’associazione:

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