Magika: la ludoteca multisensoriale per i bambini con difficoltà cognitive

Credits: Aula Magika – Progetto Polisocial Ludomi

A Milano, in fase di sperimentazione sono state inaugurate due stanze magiche con lo scopo è aiutare i bambini con difficoltà cognitive ad integrarsi con i loro coetanei.

Aiutare i bambini con disabilità cognitiva ad integrarsi con i loro coetanei non disabili è l’obbiettivo di un progetto innovativo.

Gli studenti del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano hanno sviluppato un progetto dedicato ai bambini con disabilità della periferia milanese: LudoMi. Il progetto utilizza ambienti e servizi ludico-educativi creati per i bambini con difficoltà. Li stimola e li coinvolge in diverse attività.

Magika: la tecnologia che permette di trasformare un ambiente in una stanza magica

Il progetto LudoMi è finanziato dal politecnico di Milano attraverso il programma Polisocial Award con il contributo del Comune di Cornaredo.

A Il Fatto Quotidiano, Franca Garzotto, responsabile scientifica del progetto e professore di ingegneria informatica del Politecnico, ha raccontato del progetto che permette l’inclusione dei bambini con disabilità cognitive: “A questo scopo è stata sviluppata Magika, una tecnologia che permette di trasformare un qualunque ambiente in una Stanza Magica, dove luci, proiezioni, musica, suoni, aromi, e materiali fisici sono smart, cioè controllabili digitalmente, programmabili ed interattivi. Nella Stanza Magica i bambini con e senza disabilità possono svolgere attività multisensoriali di gioco e apprendimento, inclusive e adattabili alle specifiche esigenze di ognuno di loro”.

Credits: Aula Magika – Progetto Polisocial Ludomi

Attraverso un tablet, gli insegnanti possono controllare e configurare ogni attività per personalizzare l’esperienza secondo le specifiche esigenze di ciascun bambino o gruppo di bimbi.

Credits: Ludomi

Per il momento sono state inaugurate due stanze magiche in due scuole di Cornaredo. Una nell’Istituto Comprensivo Statale di via 4 Novembre e l’altra all’ICS Da Vinci. Circa 1.340 bambini di 51 classi potranno usufruire di queste stanze.

Credits: Aula Magika – Progetto Polisocial Ludomi

L’inaugurazione capita proprio in prossimità della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo. La Professoressa Garzotto sottolinea che il progetto non è rivolto solo ai bambini autistici: “Abbiamo deciso di partire in coincidenza con la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo che si celebra il 2 aprile. La nostra iniziativa tuttavia non è stata concepita esclusivamente per i bambini con autismo, ma anche per tutti coloro che hanno difficoltà nelle sfere cognitive, emotive, comunicative oltre che relazionali”.

Il progetto è indirizzato soprattutto ai bambini delle periferie: “Il progetto si rivolge soprattutto ai bambini che vivono in periferia, dove i servizi specializzati per i bimbi con disabilità sono molto meno diffusi che nel centro di Milano, offrendo loro il risultato di un lavoro di ricerca tecnologica innovativo iniziato 4 anni fa”.

Anche i bambini delle zone limitrofe potranno partecipare alle due stanze. I bambini disabili che fanno riferimento al consorzio Sercop, in orari e giorni extrascolastici, per un totale stimato di ulteriori circa 720 minori. Inoltre potranno partecipare anche bambini con disabilità che frequentano i centri delle Onlus Fraternità e Amicizia, L’Abilità e Spazio Aperto.

Le attività della “stanza magica”: sette attività per far sviluppare diverse competenze

Per interagire nella stanza magica i bambini andranno a manipolare gli oggetti attraverso la tecnologia. Verranno utilizzati gesti di mani e braccia e movimenti nello spazio. Sono disponibili diverse attività per permettere di sviluppare diverse competenze: “Nella Stanza Magica sono disponibili sette tipologie di attività, ognuna pensata come gioco e mirata a sviluppare competenze diverse. Vi sono svariati giochi per ogni tipologia, e tutti sono configurabili in termini di complessità e caratteristiche visive ed interattive”.

I giochi interattivi sono:

  • Association Game. L’obiettivo del gioco è quello di lavorare sulle capacità di associazione dei bambini tra uno stimolo visivo ed uno uditivo. Ad ogni suono corrisponde un’immagine. Compito del bambino è quello di decidere tra le alternative che gli sono proposte, qual’è l’associazione corretta.
  • Classification Game. L’obiettivo del gioco è lavorare sulle capacità di classificazione dei bambini. Ogni bimbo dovrà trascinare l’immagine che vede comparire davanti a sé nel contenitore corretto, a seconda della categoria dell’immagine stessa (giochi, strumenti musicali, etc).
  • Battaglia Navale. L’obiettivo è quello di indovinare la posizione del giocatore in una griglia. Un giocatore deve un quadrato che contiene la nave dell’avversario.
  • Memory Game. L’obiettivo di questo gioco è quello di favorire il potenziamento della memoria nei bambini attraverso l’uso del gioco Memory. Il compito dei bambini è quello di indovinare tutte le coppie di carte uguali presenti.
  • Guardaroba Virtuale. Si cerca di stimolare le autonomie personali dei bambini nelle prassi dell’abbigliamento. Infatti lo scopo dell’attività è vestire l’avatar secondo il tempo meteorologico.
  • Facciamo la spesa. Serve a stimolare le autonomie personali dei bambini.  Attraverso la selezione dei cibi, l’attribuzione di un prezzo e lo scambio di monete giocattolo, il gioco permette di sviluppare curiosità e consapevolezza sulla sfera alimentare e potenziare le abilità matematiche e mnemoniche.
  • Immersive game. Si va a stimolare il benessere dei bambini. Attraverso varie attività di rilassamento e stimolazione poli-sensoriale, il bambino potrà fare esperienze ludico-formative con contenuti didattico esperienziali.
Credits: Ludomi
Credits: Ludomi

La responsabile del progetto vuole espandere il servizio anche in altre città: “Per le sue caratteristiche di sostenibilità e replicabilità, il servizio potrà essere in seguito esteso anche ad altre realtà, periferiche e non. Sono stati avviati contatti con il Comune di Milano – spiega la responsabile scientifica -. Una versione della Stanza Magica è stata installata in un centro terapeutico nel capoluogo lombardo e un altro a Roma. Le richieste provenienti da altre Regioni sono numerose, ma siamo ancora in una fase sperimentale che richiederà verifiche non tanto tecniche, quanto psico-pedagogiche.

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Voi unimamme sapevate di questo progetto? Cosa ne pensate?

 

 

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