“Una mamma è la casa di suo figlio”: il messaggio di una mamma che emoziona

Care unimamme, essere mamma è qualcosa che ci rende uniche per i nostri figli. Il legame che sviluppiamo con loro, sin da quando sono in pancia, è straordinario e innegabile.

Essere mamma però non vuol dire essere un “tutt’uno” con i propri figli: i nostri figli sono nostri, in quanto li abbiamo partoriti noi, ma non sono nostri nel senso più ampio del termine, loro sono individui diversi da noi e nostro compito è renderli tali, autonomi e indipendenti. E lo facciamo sin dai primi anni.

una mamma è la casaCrescere i figli e renderli autonomi, non significa però smettere di esserci per loro, noi siamo e saremo infatti la loro “casa”, per sempre.

A ricordarcelo una mamma che ha condiviso sulla sua pagina Facebook una riflessione che può appartenere a tutte le mamme, anche se lei è mamma di soli maschi.

“Una mamma è la casa base di suo figlio”: la dedica che celebra il rapporto madre-figlio

Rachel Boley, una mamma di 3 bambini, blogger di Three Boys and A Mom, ha condiviso la seguente riflessione:

Una mamma è la casa base di suo figlio. Tu rappresenti casa per lui.

Quando imparerà a camminare, si allontanerà alcuni passi da te e poi tornerà indietro, poi si allontanerà un po’ di più e poi tornerà indietro.

Quando proverà qualcosa di nuovo, cercherà il tuo sorriso orgoglioso.

Quando imparerà a leggere, ti ripeterà lo stesso libro 20 volte consecutive, perché tu sei l’unica che lo ascolterà così tante volte.

Quando praticherà uno sport, cercherà il tuo viso sugli spalti.

Quando sarà malato, ti chiamerà.

Quando sarà veramente incasinato, ti chiamerà.

Quando sarà grande e forte e duro e capace e sentirà che gli viene da piangere, verrà da te; perché un uomo può piangere davanti sua madre senza esserne cosciente.

Anche quando sarà cresciuto e avrà una donna nella sua vita e avrà una nuova casa tu sarai sempre sua madre; la casa base, sempre costante, come il sole.

Sii cosciente di questo nel tuo cuore e tutto il resto andrà a posto”.

Questa frase in realtà, che ha avuto migliaia di mi piace e di condivisioni, è una citazione di un’altra mamma che l’ha elaborata nel 2011: lei è Tabitha Studer.

Che dire unimamme, dedichiamoci allora questa citazione e abbracciamo i nostri figli, anche se oggi sono adulti.

Vi lasciamo con un’altro  messaggio di una mamma di maschi.

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