Mamma no vax rifiuta il vaccino per la figlia: arrivano i carabinieri

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Vaccino (iStock)

Mamma no vax rifiuta il vaccino per la figlia: arrivano i carabinieri e l’ufficiale giudiziario a casa per far vaccinare la bambina.

Una brutta storia che arriva dalla Sardegna: una mamma no vax, nonostante una sentenza di Tribunale, ha continuato a non far vaccinare la figlia di quattro anni. Ci hanno pensato l’ufficiale giudiziario e i carabinieri che si sono presentati a casa sua.

Mamma no vax rifiuta il vaccino per la figlia: arrivano i carabinieri

A Sassari una mamma si è ostinata a non far vaccinare la figlioletta di quattro anni, nonostante il padre avesse ottenuto una sentenza favorevole dal Tribunale di Nuoro, poi confermata dalla Corte d’appello di Sassari nel maggio del 2018.

La mamma, no vax convinta, non aveva fatto vaccinare la figlia per nulla, nemmeno per quei vaccini che dal 2017 sono divenuti obbligatori per effetto della Legge Lorenzin 117/2017. Così il padre della bambina è dovuto ricorrere alla giustizia. Il Tribunale di Nuoro gli ha dato ragione, ordinando alla madre di far vaccinare la figlia con le vaccinazioni obbligatorie. introdotte dalla legge Lorenzin, “e a porre in essere tutti gli adempimenti necessari per consentire alla minore di frequentare la scuola dell’infanzia“. Come sappiamo, infatti, i bambini da 0 a 6 anni non possono frequentare la scuola d’infanzia se non sono vaccinati. Mentre per la scuola dell’obbligo è prevista solo la multa per i genitori che non fanno vaccinare i figli.

La sentenza del tribunale era stata pronunciata un anno fa, ma la madre della bambina non l’ha attuata. Poi si è pronunciata la Corte di Appello di Sassari a maggio del 2018, confermando la sentenza di primo grado. La donna, però, non ha voluto saperne e ha continuato ad ignorare le decisioni dei giudici, continuando a non far vaccinare la figlia. Nel frattempo, sono stati emessi due provvedimenti del giudice tutelare del tribunale ordinario di Nuoro per ordinare alla donna di vaccinare la figlia, ma anche questi sono andati a vuoto.

Alla fine si è dovuti ricorrere alla soluzione estrema, quella che non dovrebbe mai verificarsi, ma che forse è stata inevitabile per cause di forza maggiore: l’ufficiale giudiziario accompagnato dai carabinieri si è presentato a casa della donna.

I carabinieri della compagnia di Bono, in provincia di Sassari, si sono presentati alla porta della madre con una donna in borghese che accompagnava l’ufficiale giudiziario, un pediatra, il papà della bambina e il suo legale, l’avvocato Gian Franco Salis. Come riporta Il Messaggero.

A quel punto gli operatori intervenuti hanno avviato una lunga trattativa con la donna, per convincerla a portare la figlioletta al centro vaccinare per essere sottoposta alle vaccinazioni necessarie. La trattativa è durata ben tre ore. Dopo lunghe discussioni e rassicurazioni da parte del pediatra, la donna si è decisa a recarsi al centro vaccinale ed è salita in auto con la figlioletta e il nonno della bambina. Una volta arrivata a destinazione, però, la donna ha opposto nuova resistenza, chiudendosi in auto con la figlia e rifiutandosi di farla scendere. È seguita un’altra mezz’ora di mediazione e solo dopo la donna si è lasciata convincere e ha fatto scendere la bambina dall’auto. Quindi la piccola è stata vaccinata.

Una vicenda che si sarebbe dovuta evitare, care unimamme. È brutto arrivare fino a questo punto, far vaccinare una bambina con la forza. Possiamo solo immaginare tutto lo stress che avrà dovuto subire la piccola. La vaccinazione è un atto importantissimo di prevenzione che evita ai bambini di contrarre malattie gravi che possono essere mortali o invalidanti e dovrebbe essere effettuato spontaneamente e con fiducia. È un atto di amore e di responsabilità verso i nostri figli. Le informazioni ci sono e si trovano sui siti web del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Organizzazione Mondiale della sanità o sui siti web di informazione curati da medici di comprovata professionalità ed esperienza.

Siamo addolorati nel vedere quante persone, anche con elevata istruzione, si lascino sedurre e ingannare da fake news e teorie complottiste messe in circolazione da individui e associazioni senza scrupoli, al solo scopo di creare terrorismo psicologico o con fini ulteriori, che non hanno nulla a che vedere con la tutela della salute. Se una mamma arriva a tanto a resistere con tutte le forze alla vaccinazione della figlioletta come se dovesse sottoporla ad una tortura, ci chiediamo cosa possa averla portata a diffidare della vaccinazione fino a questo punti.

Che ne pensate unimamme?

Ricordiamo il nostro articolo: Morbillo in Europa: esplosione di contagi nel 2017 e 2018. Allarme dall’OMS

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