La carta forno è cancerogena? La risposta di un’esperta e i consigli per non sbagliare

Le spiegazioni di un’esperta sulla pericolosità della carta forno e sulla questione se sia o meno cancerogena. Importante è saperla utilizzare bene.

carta forno biscotti

Di tanto in tanto scatta l’allarme riguardo la presenza di sostanze cancerogene in oggetti che usiamo, più o meno, quotidianamente mettendo ansia su noi mamme.

Tempo fa furono ritirate dal mercato le pellicce per bambini perché contenenti sostanze tossiche e cancerogene, ma questa volta l’attenzione è rivolta alla carta da forno, prodotto molto usato dalle donne soprattutto per preparare buoni manicaretti per i propri cari. Ecco cosa sostengono gli esperti.

Carta da forno, se usata male può essere cancerogena

Questo prodotto, da quando è stata messa sul mercato si è rivelato molto gradito dalle donne. Ha reso semplice la cottura in forno ma anche in padella.

La carta da forno di fatto impedisce che gli alimenti si appiccichino al tegame o alla teglia, garantendo una miglior riuscita delle pietanze cucinate ed evitando l’ulitizzo di grassi ad hoc.

Purtroppo se utilizzata nel modo scorretto potrebbe essere pericolosa per la salute, cosi ritengono gli esperti in tecnologia alimentare.

La specialista Serena Pironi, tecnologo alimentare ed esperta in igiene degli alimenti, merceologia ed educazione alimentare, in un’intervista rilasciata al portale Greenme ha dichiarato: «La carta da forno di norma mantiene la sua integrità sino a 220°C, oltre tale temperatura si potrebbero manifestare fenomeni di disgregazione e quindi cedere agli alimenti composti non graditi. Se viene impiegata in forni a microonde, la temperatura massima tollerata è 150°C. Tali indicazioni d’uso devono essere presenti nell’etichetta del prodotto».

E, poi, dà ai consumatori un consiglio importantissimo: “Bisogna, assolutamente, controllare le confezioni prima di acquistarle e di verificare, soprattutto,
i materiali utilizzati per la fabbricazione”

I materiali devono, infatti,  rispondere a delle caratteristiche ben precise, i limiti composizionali nonché le materie prime che possono essere impiegate (come materiali fibrosi e riempitivi).

La dottoressa Pironi conclude aggiungendo: «Consiglio ai consumatori di prestare molta attenzione nel leggere la composizione del prodotto. Le carte da forno che si trovano in commercio possono differire tra i vari marchi, nel senso che avranno composizioni proprie del produttore (un po’ come le ricette di un alimento): l’importante è che vengano impiegati componenti listati dalle norme e che vengano effettuati i controlli per garantire la sicurezza alimentare».

E voi unimamme utilizzate la carta da forno? Eravate a conoscenza che oltre una certa temperatura può diventare nociva e addirittura rilasciare negli alimenti sostanze cancerogene?

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