Mamme di Taranto consegnano un teschio al Ministro Bellanova – FOTO

mamma consegnano teschio al Ministro
fonte: web/ Ilva di Taranto

Due mamme di Taranto hanno consegnato un teschio su una tela bianca al Ministro Teresa Bellanova.

Unimamme oggi vi raccontiamo un nuovo episodio di lotta contro l’inquinamento da parte delle mamme tarantine che vogliono salvare i propri figli.

Mamme di Taranto contro il Ministro Bellanova

In occasione del dibattito promosso dalla Fiom Contropiedè a San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto, due mamme: Carla Lucarelli e Stefania Petaro hanno consegnato al ministro per l’agricoltura Teresa Bellanova un quadro con un teschio nero realizzato con la “polvere di minerale” raccolta dalle mamme del rione Tamburi di Taranto.

Il teschio è stato disegnato su una tela bianca su cui era scritto: Mamme no dioxin.

Carla Lucarelli è la mamma di Giorgio Di Ponzio, un ragazzino di 15 anni morto dopo una lotta di 3 anni contro il cancro.

Mamma Carla ha invitato il Ministro e i presenti a “guardare la cappa su Taranto l’aria che ha ucciso mio figlio, venuto a mancare per colpa della diossina”.

Carla Lucarelli ha detto di essere molto arrabbiata per i 12 decreti Salva Ilva.

“Ancora mi domando quale sia quello che ha firmato la condanna a morte di mio figlio”.

L’altra mamma, Stefania Petaro è invervenuta spiegando di aver visto un film in cui di parla di come Mittal (l’attuale gestore dell’acciaieria) entri nei governi, corrompendo e poi chiudendo le fabbriche e lasciando “devastazione ambientale”.

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Il Ministro Bellanova ha poi preso la parola ricordando che “il dolore bisogna rispettarlo”.

Inoltre ha aggiunto: “non credo di aver fatto scelte che hanno procurato danno alle persone”.

consegna teschio dalle mamme di Taranto

Inoltre ha aggiunto: “abbiamo dato risposte ai drammi che c’erano”.

Il Ministro ha concluso: “Lei può pensare tutto quello che crede di Mittal, della politica, di tutti i soggetti. Quello che lei non ha il diritto di pensare è che Mittal corrompe una persona come me”.

Unimamme, cosa ne pensate di questa protesta di cui si parla su Ansa?

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