“Natale sicuro”: maxi sequestro di cibo avariato, oltre 60 tonnellate di alimenti ritirati dai Nas

pesce fresco


 

Care unimamme, come ogni Natale ecco la notizia che ci conferma come ci sia speculazione ovunque, ai danni delle nostre famiglie.

Un controllo molto meticoloso da parte dei Nas (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) e dei Mac (Nucleo Antifrodi Carabinieri) ha portato a un maxi sequestro di cibo avariato per un totale di 60 tonnellate di alimenti e sanzioni amministrative per 670 mila Euro.

Nel corso dell’indagine, durata 20 giorni, le forze dell’ordine hanno trovato 30 mila kg di prodotti di pasticceria e dolciari e 1000 kg di prodotti ittici di ignota provenienza “in cattive condizioni igienico-sanitarie, stoccati in ambienti inadeguati, con date di scadenza superate o venduti come produzione artigianale pur essendo industriali”.

Per condurre a termine questa operazione, denominata “Natale sicuro” sono state effettuate oltre 2000 ispezioni, più di 100 al giorno finendo col segnalare alle Autorità Giudiziarie e Amministrative più di 650 persone.

Natale sicuro: l’operazione da Nord a Sud Italia

I controlli sono stati effettuati in tutta Italia. A Salerno, i carabinieri hanno sequestrato 180 quintali di dolci, per un totale di 40 mila Euro, tra cui pacchi di cioccolata e caramelle la cui data di scadenza era stata ampiamente superata, persino dal 2007.

In questa stessa struttura era stato allestito un laboratorio abusivo, privo dei requisiti minimi igienico strutturali. Qui c’era frutta secca in decomposizione invasa da parassiti che poi veniva mescolata con la cioccolata grazie a una chiave inglese.

Merce non in regola è stata trovata anche nei mercati ittici di Pozzuoli e Salerno dove sono stati sequestrati 550 kg di salmoni, sgombri, merluzzi, polipi, pannocchie, alici, pagelli, venduti senza etichetta.

Infine, in uno stabilimento di olio extravergine di oliva biologico al limone, sono state sequestrate 1600 bottiglie di olio con scritto: Limone Costa d’Amalfi I.G.P, quando in realtà di trattava di comuni limoni, non biologici.

Brutta situazione anche a Ravenna. Qui, un’azienda che lavorava le “armelline” (il frutto ricavato dal seme del nocciolo dell’albicocca e della pesca che viene usato in gastronomia per il suo sapore amarognolo) smaltiva anche rifiuti alimentari. I noccioli che non erano più idonei per il consumo umano venivano mescolati con altre materie prime e poi reintrodotti nella catena alimentare.

A Milano sono stati sequestrati 280 quintali di mandarini, cipolle e carote che erano stati invasi da muffe e parassiti e 250 quintali di mele non tracciate.

Un’ulteriore ispezione, condotta con particolare attenzione,nella Chinatown della capitale meneghina dove sono stati ispezionati 14 esercizi pubblici, ha portato alla denuncia di 4 titolari per la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione e infine sequestrati 14 chili di carne e pesce invase dai parassiti.

In ultimo, nel torinese è stata sospesa un’impresa alimentare che si occupava del ritiro e stoccaggio di cesti e pacco dono natalizi invenduti destinati all’estero e conservati in pessime condizioni.

Sequestri piuttosto ingenti, anche di merce non alimentare, come addobbi natalizi, ecc.. sono stati effettuati anche a Cagliari e Isernia.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa situazione? Come potete vedere non c’è un angolo di Italia risparmiato da chi, per proprio profitto attenta alla nostra salute e a quella dei nostri bimbi senza curarsi della sicurezza e del rispetto delle regole. Cerchiamo di stare attente.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Il Mattino.it/ Il Sole 24 ore.com

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