“Mia figlia gravemente ustionata a causa di una sfida online”: mamma lancia l’allarme

L’ennesima moda molto pericolosa che si sta diffondendo tra i giovani. Una bambina ha rischiato tanto ed è rimasta ustionata per una sfida su youtube.

La mamma di una bambina di 10 anni, Ebony Worthington, è rimasta ustionata dopo aver preso parte alla sfida dell’aerosol o del “deodorante”. Questo cosiddetto “gioco“, diffusosi tramite i filmati presenti su Youtube prevede che i ragazzini si spruzzino il deodorante spray sulla pelle, fino a bruciarsi o a lasciare brutte cicatrici, resistendo fin quanto riescono. Nel caso di Ebony la ragazzina ha quasi avuto bisogno di un trapianto di pelle e ha dovuto rimanere in casa per una settimana per evitare l’infezione.

Bambina ustionata per una nuova sfida tra adolescenti: mamma lancia l’allarme

La sua mamma, Kirsty Heathcote, è certa che sia colpa dei video su Youtube: “ne ho visti pochi e alcuni finiscono male”. La donna ha aggiunto che dopo aver partecipato alla sfida sua figlia ha dovuto infilare la mano nel freezer. “Un’ora dopo mi ha mostrato il segno sulla mano: era un cerchio perfettamente bianco”. Il giorno dopo hanno chiamato da scuola preoccupati, la bruciatura aveva cominciato a ingrossarsi e a diventare insensibile. “Sembrava infetta, in ospedale ci hanno detto che era una brutta ustione. Inizialmente ci spiegato che ci sarebbe voluto un trapianto di pelle, per fortuna poi ha solo dovuto tenerlo bendato. Lei è stata fortunata”. La mamma aggiunge sul Mirror che secondo lei i ragazzi non capiscono la gravità di ciò che gli può succedere.

Ebony al momento ha perso la sensibilità alla parte superiore della mano ma speriamo che non sia a lungo termine. Lei fa ginnastica e non vorrei mettere a rischio le cose che ama”. Secondo i medici la sua ferita dovrebbe guarire in 6 settimane. A scuola gli insegnanti hanno avvertito i ragazzi di non provare a ripetere questa sfida. I genitori dovrebbero essere consapevoli di ciò che i loro figli guardano su Youtube. Ogni bambino vede questi video ma non capisce i pericoli”. La donna ha spiegato che la figlia ha compreso la gravità delle sue azioni e ha capito quanto sia stata stupida. “Mia figlia è una bambina intelligente, siamo sopresi che l’abbia fatto. Questo dimostra quanto può essere influenzato un bimbo”.

Non è la prima volta che si diffonde una sfida simile, forse ricordete la balena blu. Le challenge autolesive, per chi ancora non lo sapesse, sono le sfide social che nascono in rete e che inducono i ragazzi a procurarsi dolore fisico e ferite pur di partecipare e condividere le loro esperienze sui social. L’aspetto più allarmate è la rapidità di diffusione, l’effetto contagio, innescando l’imitazione altrui. Le sfide inoltre rimbalzano sui media finendo su pagine dedicate per mostrare i “trofei“. Tanti ragazzi, spinti dal desiderio di apparire e spiccare, cercano le soluzioni più originali, essere una parte della catena è la cosa più importante. Il fenomeno è subdolo, pericoloso, mira a manipolare il proprio corpo. Anche se la sfida è dolorosa lo scopo è quello di dimostrare il proprio coraggio. Sono attività definibili come culture bond, caratterizzate dalla cultura tecnologica degli ultimi anni. Alcune delle ultime sfide che hanno riguardato i ragazzi sono state:

  • sfida della cancellazione: si prende una gomma e la si sfrega sul braccio fino a crearsi delle abrasioni. Si tratta di sfide a chi resiste di più o fa qualcosa in più
  • sfida del deodorante spray: di cui vi abbiamo parlato qui sopra
  • sfida del sale e del ghiaccio: si usano sale e ghiaccio riprendendo tutto per i social media, come vi abbiamo raccontato anche noi.
  • sunburn art: è un tatuaggio solare, si applicano adesivi e creme solari in abbondanza e in una zona localizzata, poi ci si espone al sole per ore, ustionandosi.

Nei casi più gravi in queste sfide  ragazzi si fanno veramente male, ustionandosi o procurandosi ferite che si rimarginano con difficoltà e magari lasciano anche dei segni. Se poi si affrontano queste sfide in stato alterato da alcol o droghe i giovani rischiano ancora di più perché la soglia del dolore è più alta. La curiosità adolescenziale, la ricerca di sensazioni emotivamente forti, il contagio provocano la partecipazione che poi lascia tracce forti sul corpo e sulla pelle dei ragazzi, come si legge su Adolescenza.it. Quindi è importante che i ragazzi, con la guida dei genitori i giovani imparano a sviluppare un senso critico adeguato.

Unimamme voi controllate cosa fanno i vostri figli su Youtube e cosa guardano?

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