No alla “corruzione dei fanciulli”: proteggiamo il loro futuro (FOTO)

Care unimamme, oggi 5 maggio ricorre un anniversario importante, del quale è necessario parlare: è infatti la Giornata Nazionale contro la pedofilia.

giornata nazionale contro la pedofiliaSolo pochi giorni fa abbiamo parlato della piccola Fortuna, la bambina di 6 anni che è stata uccisa e che ha anche subito abusi sessuali da un presunto orco, al momento agli arresti.

Ma come Fortuna, quanti altri ogni giorno e non solo in Italia? E quanti siti pedopornografici esistono? E chi sono i fruitori?

Ecco allora che occorre parlarne, ed abbiamo deciso di farlo assieme a Ecpat Italia Onlus, che si occupa da 25 anni di combattere sfruttamento sessuale, turismo sessuale ma soprattutto la pedo-pornografia e la pedofilia. In che modo? Dando a genitori e insegnanti gli strumenti utili per saper riconoscere il pericolo e come salvaguardare bimbi e ragazzi. Ecpat Italia si occupa infatti di formazione degli operatori professionali.

Le vittime spesso, non riescono a cogliere la gravità degli abusi subiti, spesso non riescono a denunciare né a raccontare cosa gli accade. Ma, proprio per la loro ingenuità, reagiscono in maniera istintiva e i segnali del disagio devono essere percepiti da chi gli sta accanto, dalla famiglia o dal gruppo sociale più prossimo, dagli insegnanti”, racconta Yasmin Abo Loha, Segretario Generale di Ecapt Italia Onlus.

Ecpat Italia Onlus va anche nelle scuole, formando a tu per tu i ragazzi, cercando di far accrescere in loro maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo, comprendere i limite e saper individuare le zone di pericolo.

Istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, educatori e insegnanti non devono avere paura di denunciare situazioni sospette, ma per farlo devono saperle riconoscerle.

Ecpat Italia ha elaborato alcuni dati provenienti dal lavoro della Polizia di Stato e questi sono i risultati allarmanti:

  • 485 denunce per adescamento, produzione e commercializzazione on line di materiale pedopornografico
  • 221 vittime che hanno denunciato adescamenti
  • 17283 siti web monitorati, e di questi 73 sono andati ad alimentare la “lista nera” composta da 1819 siti.

Ma il fatto che il web possa oggi rappresentare una minaccia, non toglie valore al mezzo: ecco perché Ecpat ha deciso di fare una campagna social per denunciare. Gli ashtag della campagna sono #nopedofilia2016 e #proteggiamoilfuturo.

Obiettivo della campagna non è solo sensibilizzare e aumentare l’attenzione sul tema, ma soprattutto quello di chiedere che venga finalmente redatto e attuato il Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, come previsto dagli impegni presi dall’Italia in 3 congressi mondiali. Tale piano dovrebbe consentire un migliore coordinamento tra scuole, operatori come medici, avvocati, assistenti sociali, associazioni e forze dell’ordine.

Secondo Ecpat occorre abbattere il velo di falso pudore, individuare gli abusi e conoscere il dramma che vivono le vittime. E ha deciso di farlo con 5 cartoline da condividere sui social network.

Condivideremo le cartoline anche sulla nostra pagina Facebook, aiutateci unimamme a farle arrivare il più possibile. Uniamo le forze per salvare più bambini possibili.

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