Nomi, significati e onomastici: oggi si festeggia Candida

 

candida
Bambina in vasca (Fonte: Istock)

Un nome per una bambina? Il 20 settembre si festeggia l’onomastico di Candida.

Candida è un nome bello e puro come il suo significato e, forse, non c’è un nome più adatto da mettere ad una neonata. Deriva dal latino candidus e significa “bianchissimo” ma anche “innocente”, “puro”.

I simboli del nome Candida sono:

  • numero portafortuna: 5
  • colore: giallo
  • pietra: pirite
  • metallo: argento

Santo del giorno: Santa Candida

Per quanto riguarda i Santi, oggi 20 settembre, si festeggia Santa Candida, patrona di Ventotene.

La leggenda racconta che, nel IV secolo, durante le persecuzioni dei cristiani, Cartagine venne rasa al suolo e una giovane ragazza di nome Candida, insieme ad altri cristiani, fu deportata a Roma, torturata e martirizzata a Ponza. Il suo corpo fu gettato in mare e ritrovato il 20 settembre nella vicina isola di Ventotene presso la Cala del Pozzillo. Nel 1774 i Borbonici edificarono la chiesa e la intitolarono alla Santa Patrona dei pescatori e dei contadini.

Di Candida, la variante maschile è Candido ma si tratta di un nome poco diffuso.

Oggi si festeggia però anche Eustachio.

Il nome deriva dal greco Ευσταχιυς dove Eu significa “bene” e σταχιυςspiga” e significa “colui che produce buone spighe”. Il nome è tipico del Sud, soprattutto in Puglia, Basilicata e Calabria anche se sta diventando sempre più raro.

I simboli sono:

  • numero fortunato: 7
  • colore: rosso
  • pietra: rubino
  • metallo: ferro

Circa Sant’Eustachio, una leggenda narra che nel I secolo il generale romano Placido, durante una partita di caccia, si imbatté in una cerva che tra le corna teneva una croce luminosa dove apparve la figura di Cristo che gli preannunciava una triste sorte. Profondamente scosso si convertì alla fede cristiana con la moglie e i figli, cambiando nome in Eustachio. Caduto in disgrazia venne esiliato e fu costretto ad abbandonare Roma. Dopo alcuni anni l’imperatore lo fece richiamare affinché combattesse ancora per il suo esercito. Morto Traiano e incoronato Adriano, questi gli ordinò di offrire un sacrificio agli dei. Rifiutatosi venne condannato al circo insieme ai suoi familiari, ma il leone non li toccò nemmeno e allora furono introdotti vivi in un bue di bronzo arroventato, morendo subito, ma il calore non bruciò loro nemmeno un capello.

E’ protettore dei cacciatori e dei guardiacaccia.

Convinte unimamme?

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