Nomi, significati, onomastici: oggi festeggiamo Benedetto

benedettoCare unimamme, oggi festeggiamo Benedetto, nome augurale dal valore religioso, che deriva dal latino Benedictus, tratto dal participio passato del verbo benedicere dire bene“, “augurare“, e significa letteralmente “benedetto“, “ricco di benedizioni divine“.

Questo nome divenne di largo uso fra i cristiani dopo che San Benedetto fondò l’ordine dei benedettini, nel VI secolo.

Chi porta questo nome è una persona che mira alla perfezione e che tende spesso a isolarsi. In compagnia, però, è il fulcro attorno a cui tutto gira intorno. Benedetto è simpatico e la sua allegria è contagiosa. È dotato di un enorme intuito e la sua dialettica ammalia i suoi interlocutori.

Varianti del nome:

  • Benito
  • Bettino

I simboli associati al nome sono:

  • numero fortunato: 2
  • colore: arancio
  • pietra: diamante
  • metallo: argento

Santo del giorno: San Benedetto

Per quanto riguarda il santo, il 7 luglio, si festeggia Benedetto XI, nato Nicola (o Niccolò) di Boccassio (o di Boccassino, Boccassini) (Treviso, 1240 – Perugia, 7 luglio 1304), 194esimo papa appartenente all’ordine domenicano.

Le notizie sull’infanzia e sulla giovinezza di Benedetto sono poche, si sa che nasce in una famiglia di origini umili figlio di Boccassio e di Bernarda. Il padre è un notaio alle dipendenze dei conti di Col San Martino secondo un rapporto di semiservitù.

Dopo la morte prematura del padre, si forma presso lo zio paterno Boccasino, sacerdote presso la chiesa di Sant’Andrea in Riva, a Treviso. Nel 1257 entra nel convento dei Frati Predicatori a Treviso dove nel 1264 diventa priore.

Benedetto diviene professore di teologia a Treviso, a Venezia e a Genova. Nel 1286 è nominato maestro provinciale di Lombardia, nel 1296 diventa Maestro Generale dell’Ordine ed emana ordinanze che proibiscono ai domenicani di discutere in pubblico sulla legittimità dell’elezione di Bonifacio VIII.

Nel gennaio del 1297 insieme al Ministro Generale francescano Giovanni de Murro viene inviato in qualità di legato pontifico nelle Fiandre come paciere tra il Re di Francia Filippo IV, detto il bello, il re d’Inghilterra Edoardo I e i fiamminghi.

Papa Bonifacio VIII lo nomina cardinale il 4 dicembre del 1298 durante il concistoro assegnandogli il titolo di cardinale prete di Santa Sabina. Nel 1300 diventa cardinale-vescovo di Ostia e anche di Velletri.

Nel 1301, visti i risultati ottenuti nella precedente azione di pace, è inviato come legato pontificio in Ungheria per sostenere Carlo Roberto d’Angiò, nipote di Carlo II di Napoli, nella sua ascesa al trono.

Nell’episodio dello Schiaffo di Anagni, nel settembre 1303, quando papa Bonifacio VIII riceve l’oltraggio da parte di Sciarra Colonna, Benedetto è uno dei pochi cardinali che difendono il partito papista nel Palazzo Laterano.

Benedetto diventato Papa libera Filippo il bello dalla scomunica lanciatagli da Bonifacio e nel 1304 scomunica il terribile ministro di Filippo IV, Guglielmo di Nogaret e tutti quegli italiani che hanno partecipato al sequestro di papa Bonifacio ad Anagni.

Durante il suo breve papato Benedetto valorizza la sua città d’origine, Treviso, progettando lavori di ristrutturazione e abbellimento. A lui si deve la costruzione della monumentale chiesa domenicana di San Nicolò.

Nel dicembre 1303 assolve i cardinali della famiglia romana dei Colonna ed i loro parenti dalla scomunica a loro comminata da Bonifacio VIII. Tuttavia, però, la famiglia Colonna si volse contro di lui, appoggiati dalla fazione fedele al precedente pontefice. I violenti tumulti nella città di Roma, nel 1304, costringono il papa a trasferirsi temporaneamente a Perugia.

Benedetto muore improvvisamente, a soli 63 anni, nella città di Perugia dopo otto mesi del suo pontificato. Si narra che forse sia morto a causa di una brutta indigestione di fichi ma all’epoca si parlò di avvelenamento da parte di fedeli del Nogaret.

Benedetto XI è sepolto nella chiesa di San Domenico. In seguito ad alcune guarigioni avvenute presso la sua tomba ritenute miracolose il Papa Clemente XII lo proclama beato nel 1736.

Unimamme se avete deciso di chiamare vostro figlio come quest’uomo di pace che ha aiutato a risolvere controversie importanti vogliamo augurargli il suo stesso coraggio e il suo stesso altruismo. Buon onomastico!

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