Nomi, significati, onomastici: oggi festeggiamo Giuliano

 

san giuliano
Nomi, significati e onomastici: oggi si festeggia San Giuliano

Oggi conosciamo meglio il nome Giuliano. Il significato di questo nome è di origine latina e significa colui (o colei) che discende da Giove o è devoto a Giove. Le suo origini  latine gli danno una connotazione legata anche alla storia delle famiglie  nobili degli antichi romani, infatti il suo significato nel tempo ha assunto anche il valore di ‘appartenente alla gens Julia‘.

Pur essendo quindi dei nomi precristiani però Giulio, Giulia, e i patronimici Giuliano e Giuliana contano più di 100 Santi omonimi!

Come notate il nome Giuliano ha un suono dolce ed il suo carattere e mondo interiore rispecchiano questo suono.
E’  fermo e disciplinato. Una persona a cui piace tenersi informato, essere aggiornato ma anche praticare molti hobby sfiziosi come la cucina. Sicuramente gli piace tanto uscire e viaggiare e per questo  la sua professione ideale sarebbe l’opinionista. Ha infatti sempre argomentazioni opportune e  riesce a difendere con grinta il suo punto di vista.

Varianti del nome:

  • Giuliano (derivato o patronimico)
  • Giulietto
  • Giulino
  • Zulino (in Veneto)

Simboli associati al nome

  • numero fortunato:4
  • colore:rosso
  • pietra: rubino
  • metallo: bronzo

Santo del giorno: San Giuliano di Toledo

Per quanto riguarda il santo il 6 marzo si festeggia San Giuliano di Toledo (Toledo, 642 – Toledo 690). Venerato dalla chiesa cattolica, nasce da genitori cristiani ma di probabile discendenza ebraica.

E’ per ben dieci anni arcivescovo di Toledo Segue la vocazione monastica e prende i voti religiosi nel monastero di Agalai, di cui dopo diviene abate. Giuliano svolge la sua opera, con grande diplomazia, nella Curia vescovile di Toledo e alla morte del vescovo Quirico viene nominato vescovo e poi consacrato dal re Vamba nel 680.

Un particolare importante della sua vita è segnato dal coinvolgimento nell’episodio della deposizione del re da parte di un gruppo di nobili dissidenti capeggiati dal conte Ervige, che gli fece credere che Vamba volesse abdicare ed entrare in convento. Poi Ervige somministrò una pozione soporifera al re e chiese a Giuliano di praticargli la tonsura, e cioè  il rito che precede il conferimento degli ordini sacri e indica la consacrazione a Dio. Quando il re si risvegliò fu troppo tardi, perché secondo le leggi di allora, ormai era divenuto religioso e non poteva tornare indietro. Giuliano descrisse quest’episodio nella sua opera Historia rebellionis Pauli adversus Wambam.

Durante il suo episcopato presiedette quattro concili : il XII nel 681, il XIII nel 683, il XIV nel 684 e il XV nel 688.

Su richiesta di Ervige, nel 686, scrisse il De comprobatione aetatis sextae contra Judaeos, un‘opera dagli accenti antisemiti che prevedeva la conversione degli ebrei

San Giuliano viene ricordato come uomo sempre estremamente umile e disponibile ad aiutare i poveri.

Allora unimamme vi convince questo nome dal suono dolce e di così antica derivazione?

 

Impostazioni privacy