Ecco com’è oggi il bambino della “mano che ha commosso il mondo” (FOTO)

neonato nasce prematuroLa foto della sua manina che spuntava dall’utero della mamma e che stringeva il dito del dottore fece il giro del mondo e divenne subito virale.

Sono ormai trascorsi 16 anni da quell’indimenticabile giorno e quel bambino è ormai un adolescente.

Ecco come vive e come sta oggi il piccolo Samuel Alexander Armas, questo il suo nome, in Georgia, negli Stati Uniti.

Il bimbo della mano che ha commosso il mondo 16 anni dopo

Era il 1999 quando nella Rete spopolava la foto di un neonato, alla 21esima settimana di gestazione, e che  stringeva con la sua minuscola manina il dito del chirurgo che lo stava operando, il dottor Joseph Bruner.

Il chirurgo aveva appena completato un intervento delicatissimo su un feto di 21settimane. Al piccolo era stata diagnostica la spina bifida, una malattia congenita che può causare handicap neurologico e/o fisico.

Quella manina venne, da subito, definita “la mano della speranza”: Samuel Alexander si ‘aggrappava’ al chirurgo e simbolicamente alla vita. C’è riuscito, è nato ed è diventato grande, oggi Samuel ha 16 anni e vive vicino ad Atlanta, in Georgia, nella cittadina di Douglas County.

bimbo prematuro

A testimoniare la sua nascita c’era il fotografo Michael Clancy che era lì per documentare, per conto di USA Today, l’intervento chirurgico sul feto.

Ecco come ricorda quel momento il fotografo, così come riportato su aleteia.org:

Un medico mi ha chiesto che velocità di pellicola stava usando e ho visto l’utero muoversi, ma non c’era nessuna mano.

Lo stava scuotendo dall’interno.

All’improvviso il bambino ha steso tutto il braccio attraverso l’apertura, poi si è ritirato, di modo che potevamo vedere solo una mano.

Il medico si è avvicinato e ha alzato la mano, che ha reagito e ha stretto il dito del dottore.

Come se volesse provare la sua forza, il medico ha scosso il pugnetto. Samuel lo ha afferrato con forza. E ho scattato la foto!”.

nato prematuro

Ma come sta oggi Samuel Alexander? Come vive?

Presto detto, il giovane ragazzo frequenta il liceo e, anche se su una sedia a rotelle, non conosce ostacoli.

Gioca nella squadra di basket Atlanta Junior Wheelchair Hawks. Ha due fratelli: Ethan, di 12 anni, e Zachary, di 10, anch’egli nato con la spina bifida ma meno fortunato del fratello poiché non è potuto essere stato operato.

Samuel Alexander a proposito della sua vita dichiara:

«Sento che prendo decisioni forti perché sono forte in Dio. Credo che sia importante quando si ha un handicap. Capisco quanto avrei potuto stare male e so quanto (Dio) mi abbia benedetto.

Se non fossi nato con la spina bifida, non conoscerei tante persone che oggi invece conosco e non farei basket sulla sedia a rotelle, che mi ha cambiato completamente. Potrei pensare che la spina bifida sia uno svantaggio, ma ringrazio Dio per questo tutti i giorni».

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Che bello! Quella foto che è diventata simbolo per la difesa della vita sempre resterà per sempre impressa nelle nostre menti.

E voi unimamme ricordavate di questa foto? Avreste mai pensato che quel bimbo avesse potuto vivere senza troppe difficoltà? Grande Samuel Alexander, buona vita!

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