Papà, attenzione a quello che mangiate: la salute del bambino dipende da voi

I medici hanno evidenziato già da tempo l’importanza di una buona nutrizione per le donne incinta. Adesso i biologici dell’Università di Cincinnati hanno scoperto che anche la dieta dei futuri papà potrebbe giocare un ruolo simile nella salute del feto.

Anche la dieta paterna influisce sul feto 

Tutti sanno che i papà sono i responsabili del 50% del patrimonio genetico dei bambini, ma questa volta la loro importanza è davvero fondamentale e non riguarda solo i geni ma anche gli effetti diretti come l’esposizione alle tossine che possono passare dal padre al figlio attraverso lo sperma.

I biologi Michal Polak e Joshua Benoit hanno manipolato la nutrizione del maschio della mosca della frutta e hanno osservato la forte correlazione tra una dieta povera e la sopravvivenza della specie. “Siamo stati molto sorpresi” ha detto Polak – “In molte specie sono le madri quelle a cui si dà più importanza. Perciò ci aspettiamo che sul feto ci sia un effetto sulla dieta materna perché c’è una forte connessione. Ma abbiamo avuto una grande sorpresa scoprendo che c’è una connessione anche nella dieta paterna“. 

Un altro studio del 2016 ha scoperto che il maschio dei topi che ha mangiato l’equivalente di una dieta da fast food aveva più probabilità di avere figli diabetici.

La ricerca sui moscerini della frutta che ha vinto il Nobel per la medicina  ha visto lo studio dei moscerini in una stazione in Antartide, dove si sono probabilmente insediati nel cibo importato dal Cile. Vengono studiati proprio loro perché condividono con gli umani il 60% dei nostri geni e più del 75% dei nostri geni portatori di malattie.

I genetisti hanno anche mappato il loro intero genoma: “E’ arbitrario il tipo di frutta scelta, quello che conta è il lavoro che compiono”. 

Nello studio, Polak ha isolato le femmine e i maschi di moscerini della frutta e hanno nutrito le femmine con la stessa dieta, mentre hanno nutrito i maschi con differenti 30 tipi di lievito e zuccheri. I moscerini potevano mangiare quanto volevano di questa mistura, ma la qualità del cibo variava nei contenuti di zuccheri, carboidrati e calorie. Nessuno dei maschi è morto di fame.

Dopo 17 giorni di dieta stretta, i maschi sono stati accoppiati per 15 minuti; dopo le femmine sono state messe in isolamento per poter fare le uova: dopo 24 ore i ricercatori le hanno contate. 

I ricercatori hanno aspettato 24 ore per dare la possibilità alle uova di svilupparsi. Polak e Benoit hanno scoperto che gli embrioni impiantati quando i maschi avevano seguito una dieta migliore avevano più possibilità di sopravvivere: più carboidrati e meno proteine hanno portato ad una maggiore mortalità.

I ricercatori hanno scoperto che c’è una connessione tra il corpo maschile e la mortalità della specie. I maschi che hanno una riserva di energie più bassa hanno una prole meno vitale.

Polak e Benoit dicono: “Il liquido seminale ha in prospettiva un ruolo molto importante per l’embrione. Ha molte implicazioni per la salute del feto“.

E voi unimamme lo sapevate? Adesso non avrete più paura dei moscerini della frutta!

Intanto vi lasciamo con il post che parla dell’alimentazione materna che influisce sulle preferenze dei figli in gravidanza. 

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