Febbre: paracetamolo o ibuprofene? Le differenze e i consigli dei pediatri

Spesso quando i piccoli si ammalano, i genitori si fanno prendere subito dal panico – me compresa – e cominciano a somministrare antipiretici per abbassare la febbre, anche quando non è molto alta. Ormai sappiamo che la febbre, a meno che le temperature non siano elevatissime, non è un nemico da combattere, ma una maniera per il corpo di combattere le infezioni. Quando chiamate il pediatra per un consulto, infatti, ti dice che è bene dare il paracetamolo o l’ibuprofene solo se la febbre supera i 38 gradi. Vediamo allora, grazie al sito UPPA.IT, qual è il metodo corretto per somministrare questi farmaci.

Paracetamolo: le dosi

Il paracetamolo è il trattamento più comune nei casi di febbre dei bambini: per evitare tossicità rispetto al fegato è bene somministrare la dose in base al peso. La dose consigliata (come riportata anche nei foglietti illustrativi)  è:

  • 10 a 15 mg (milligrammi) per ogni kg di peso per via orale
  • 20 mg per kg per via rettale visto che l’assorbimento è minore  (da non superare)

E’ meglio non superare il dosaggio di 100 mg/kg nelle 24 ore, visto che nei bimbi più piccoli il fegato è meno efficiente e potrebbe intossicarsi: 60 mg/kg nelle 24 ore nei bambini di età inferiore ai 3 mesi e 80 mg/kg nelle 24 ore nei bambini tra i 3 e i 12 mesi.

Pararacetamolo: come somministrarlo

In commercio esistono diverse forme del farmaco: per bocca, sciroppo – scelta migliore per i bimbi più piccoli – bustine, compresse orosolubili e supposte.

Per bocca:

  • gocce per bambini da 0 a 7 kg
  • sciroppo per bambini dai 7 kg di peso in su
  • bustine orosolubili e compresse “flash tab” da 250 mg per bambini dai 20 kg in su e da 500 mg per bambini dai 40 kg in su

Per via rettale:

  • supposte da 62,5 mg e da 125 mg nei bambini di peso compreso tra 3,2 e 12 kg
  • supposte da 250 mg per bambini dagli 11 kg di peso
  • supposte da 500 per bambini dai 20 kg in su.

Paracetamolo: effetti collaterali

Le supposte sono molto usate perché sono la scelta migliore per i bambini che non amano i farmaci per bocca o in caso di bocca, tuttavia non sono sempre la scelta migliore perché:

  • l’assorbimento del farmaco contenuto nella supposta è imprevedibile
  • non si può stabilire con precisione la dose giusta in base al peso
  • se bisogna somministrare più supposte durante il giorno questo può irritare l’ano e infastidire i bimbi più della febbre

Meglio sempre leggere il foglietto illustrativo.

Ibuprofene: le dosi

L’ibuprofene è un farmaco antipiretico più recente, con un’efficacia di poco maggiore al paracetamolo e con un’azione antidolorifica prolungata (6-8 ore rispetto alle 4-6 ore).

La dose consigliata è di 7-10 mg per kg di peso ogni 6-8 ore, senza superare la dose giornaliera di 20-30 mg/kg.

Negli sciroppi ogni ml di medicina contiene 20 mg di ibuprofone; in commercio poi esiste una versione con una concentrazione doppia, cioè 40 mg/ml che può essere somministrata ai bambini più grandi per una dose di 1/4 del peso (ad esempio se un bambino pesa 20 chili dovrà prendere 5ml).

Qualora la somministrazione per bocca non fosse possibile, esistono anche le supposte e la posologia è la stessa dello sciroppo: 7-10 mg per kg di peso ogni 6-8 ore (non va superata la dose giornaliera di 20-30 mg/kg di peso corporeo).

Paracetamolo e ibuprofene, perché è meglio non alternarli?

Molti genitori chiedono ai pediatri se è possibile quando con il paracetamolo la febbre non scende o scende poco e per poco tempo, dare l’ibuprofene, e la risposta non è mai unica.

Questo perché non c’è ancora chiarezza scientifica e quindi non è possibile escludere dei rischi sia in caso di uso cominato che alternato, spiega la dottoressa Troiano su Il faro pediatrico.

Alcuni pediatri consigliano di aspettare almeno 2 ore (il tempo minimo) tra le somministrazioni, per permettere all’organismo di smaltire il paracetamolo, ma è consigliabile lasciarne passare 4.

Inoltre, spiega sempre la dottoressa, ciò non può avvenire in maniera continua, ma solo occasionalmente e in ogni caso il bambino deve bere molto per evitare danni ai reni.

Tra gli effetti collaterali potenziali di una terapia combinata o alternata di questi due farmaci ci sono:

 

  • sanguinamento gastrointestinale
  • rischio di sovradosaggio di uno dei due farmaci
  • rischio di tossicità da paracetamolo
  • insufficienza renale acuta

Riassumendo, non è raccomandato somministrare insieme, né alternare ibuprofene e paracetamolo per evitare effetti tossici ai reni e al fegato.

Ricordiamo che è molto importante che il bimbo durante la febbre beva molto, visto che la disidratazione aumenta i rischi di tossicità.

E voi unimamme lo sapevate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di febbre nei bambini: quando chiamare il pediatra e le cose da non fare. 

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