Il parco giochi ecosostenibile: 40 giostre azionabili a mano e gratuite (FOTO)

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@Osteria Ai Pioppi

Il divertimento deve far parte della quotidianità non solo dei bambini, fondamentale, ma anche degli adulti, che a volte lo dimenticano. Quando si gioca, ci si diverte, si ride spensieratamente, la vita si colora e assume toni leggeri, riuscendo a migliorarne la qualità. Il simbolo per eccellenza del divertimento alla massima potenza, quello estremo e colorato, è indubbiamente il luna park. Un turbinio di giostre, luci e risate, che trascina al suo interno, eliminando i pensieri e le preoccupazioni. Un mondo a parte rispetto alla scorrere normale delle giornate, che permette di ricaricarsi di energia e allegria. In Italia ce ne sono molti, grandi, colorati e a tema. Mega costruzioni che rappresentano pienamente questo tipo di divertimento, simbolo della parte ludica del nostro Paese nel mondo. Altri, però, sono più particolari e nascosti, forse a causa delle dimensioni più ridotte o della mancanza di campagna comunicative adeguate. Nonostante questo, non hanno nulla da invidiare ai grandi parchi divertimenti, con i loro personaggi di gomma e le mega strutture impressionanti. Forse sono anche più a misura dei bambini, con attrazioni semplici ma non per questo meno affascinanti, esattamente come quelle dell’Osteria Ai Pioppi, in provincia di Treviso.

ai pioppi brunoLa storia di questa strana osteria veneta inizia negli anni ’60, quando Bruno, all’epoca neanche trentenne, decide insieme alla moglie Marisa di gettarsi nel mondo della ristorazione. Alla fine degli anni ’70, il locale era ancora qualcosa di molto semplice, costituito da poche lamiere messe insieme ma immerse in un affascinante verde boschivo.

Bruno, però, che oltre alla ristorazione amava anche dedicarsi a opere manuali, inizia ad assemblare insieme pezzi di ferro per costruire delle piccole giostre dove i bambini potevano divertirsi mentre i genitori chiacchieravano amabilmente di fronte a un bicchiere di vino.

Gli anni passano e l’opera di costruzione di Bruno prosegue, come in un lento e bellissimo puzzle da completare, fino ad arrivare ai giorni nostri.

ai pioppi 8Oggi, infatti, l’Osteria Ai Pioppi conta 1.200 posti a sedere, sia al coperto che all’esterno, dove con poco si può mangiare e stare insieme in allegria in un’atmosfera da sagra. Il locale possiede inoltre un piano superiore dove si festeggiano matrimoni, battesimi, cresimi e qualunque tipologia di festa importante.

E le costruzioni di Bruno?

ai pioppi 7 Quello che era iniziato come un piccolo parco giochi, oggi può contare più di 40 attrazioni, interamente costruite a mano, tutte omologate, che vengono azionate da pochissima corrente, per il divertimento sia dei più piccoli che dei più grandi. , un luna park in stile retrò, pronto a gareggiare con altri grandi parchi a tema sparsi sul territorio nazionale. Il piccolo luna park di Bruno si è guadagnato anche un posto nella Top Ten stilata dal giornale inglese The Guardian su i parchi giochi più particolari al mondo.

ai pioppi 5La nostra filosofia è quella di risparmiare sulla corrente elettrica e quasi tutte le giostre funzionano manualmente, dall’altalena al tirapugni” spiega Bruno durante una delle tante interviste che gli sono state realizzate. “Nel corso degli anni ci siamo specializzati e abbiamo imparato a lavorare il ferro. Quella di creare Ai Pioppi non è stata una decisione ma una conseguenza. Dopo le prime giostre siamo andati avanti”.

Con questa semplicità, un pezzo alla volta, il parco giochi dell’Osteria ai Pioppi ha preso vita e oggi può contare numerosi scivoli, il pendolo, le altalene, una teleferica, le gabbie, un tirapugni, le catenelle e una ruota ispirata all’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci.

Un parco giochi ecologico che funziona tramite la forza dei visitatori, immerso nel verde, dove potersi divertire.

Un’idea che stupisce per la sua semplicità, tipica del suo ideatore “Noi siamo contenti, il lavoro non ci manca, i nostri soldini li guadagniamo e tiriamo avanti. Siamo una famiglia modesta” afferma Bruno, che apre le porte del suo parco in modo totalmente gratuito, senza bisogno di pagare un biglietto. L’unica cosa che chiedono con umiltà, è quella di mangiare da loro, invece di portarsi il pranzo da casa, così da poter contribuire al mantenimento dei giochi. Il parco, infatti, si sviluppa su circa 9 mila mq dei 30 mila dedicati alla struttura ed effettuare i controlli regolarmente come fa il signor Bruno e il suo staff, non è semplice né economico. Per le scolaresche che vanno in gita durante la settimana, invece, c’è la massima libertà, così che possano godere appieno della gioia del parco.

Un parco nato dall’inventiva e dalla passione di un solo uomo, che ha dato vita a qualcosa di innovativo nella sua semplicità. Uno dei tanti esempi in cui l’ingegno garbato, umile, dona grandi risultati, come quelli raggiunti dal parco giochi inventato dai bambini. Un piccolo luna park che ci ricorda quanto sia semplice e basti poco per divertirsi. Sia per i più piccoli che per i più grandi.

Siete curiosi, seguiteli sul loro sito o sulla pagina Facebook.

Voi unigenitori dove andate a giocare con i vostri bambini?

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