La magia di partorire in casa: un legame ancestrale con la natura – Video

“Vicino al mio albero, ha avuto il mio parto”

Aude e il suo compagno hanno scelto per un parto in casa che rispecchiasse la loro scelta di vita. Il bellissimo video qui sotto, le immagini e le parole di Aude spiegano il perché della loro decisione.

“Io mi chiamo Aude e questa è la storia della mia famiglia. Io e il mio compagno Jeremie abbiamo deciso di vivere in modo diverso per essere in armonia con la natura. Circa un anno fa ci siamo stabiliti nella nostra casa, il nostro sogno un albero con il progetto di allevare i nostri figli nella semplicità e nel rispetto del mondo. Oggi abbiamo una bimba: Fène e sono incinta della sua sorellina Louve. Vivere vicino alle piante, ascoltare volare le api, curare le piante per farle crescere eleva i nostri animi ad ascoltare il suono delle stagioni. Questo è il nostro modo di preservare un sapere ancestrale. Per noi, allevare nostra figlia in modo naturale comincia nell’ospitalità della casa. Questo è un luogo dove mi sento sicura e dove Jeremie può lavorare con le braccia accompagnandomi per tutta la gravidanza. Essere incinta non è una malattia, allora perché farlo nel luogo dove vanno le persone malate? In casa mia posso rimanere padrona del mio corpo e del parto. Sono io che decido dove e come e come rispettare il ritmo del mio bambino se impiegherà un po’ di tempo per nascere. Grazie a Jeremie mi sono sentita sicura, rassicurata. Mi ricordo che la contrazione più dolorosa è stata quella in cui lui non era al mio fianco. Non avrei potuto arrivarci senza di lui. L’apicultura è il simbolo del nostro progetto di vita. Prodotto da noi dove dobbiamo vivere. Rappresenta anche il nostro legame con le stagioni e lo stato delle nostre api riflette lo stato del nostro ambiente. Louve è nata e cresciuta al suo ritmo, portarla con noi al lavoro vuol dire rispettarla. L’allattamento è un bisogno per Louve e lei resterà con me finché ne avrà bisogno. Degli alberi magici di cui due per ciascuna delle nostre figlie. Sono sacri, sono il loro legame con la terra, per contraccambiare, le bambine si nutrono del loro ossigeno, dei loro frutti, della loro bellezza. Per me, queste foto, sono un omaggio alle mie figlie. Un appello a una vita semplice, a una vita felice”.

Una scelta forte e consapevole, cosa ne pensate Unimamme?

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